La ricerca di giustizia per Gianmarco Pozzi
Roma, 21 marzo 2025 – La tragica storia di Gianmarco Pozzi, giovane campione di kickboxing trovato privo di vita sull’isola di Ponza nell’agosto del 2020, continua a sollevare interrogativi e a richiedere giustizia. Ieri, giovedì 20 marzo, si è svolta una conferenza stampa presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, dove la famiglia Pozzi ha ribadito la propria determinazione a non arrendersi di fronte a un mistero che perdura da cinque anni.
Chi ha partecipato
Al tavolo dei relatori, hanno preso parte figure significative come l’onorevole Stefania Ascari, rappresentante del Movimento Cinque Stelle, insieme ai legali della famiglia, Fabrizio Gallo e Marco Malara. Erano presenti anche Martina Pozzi, sorella di Gianmarco, e il criminologo Michel Emi Maritato, consulente della famiglia, mentre la giornalista Priscilla Rucco ha moderato l’incontro.
Le dichiarazioni di Maritato
Durante la conferenza, Maritato ha evidenziato le numerose incongruenze e i dubbi che circondano la morte del giovane atleta. “Chi può escludere che si possa essere trattato di un omicidio, in particolare legato a dinamiche di malavita?”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di non trascurare alcuna pista. Secondo il criminologo, le evidenze raccolte potrebbero suggerire un quadro inquietante di violenza premeditata e organizzata, rendendo difficile accettare l’ipotesi di un incidente.
Il richiamo della famiglia
La famiglia Pozzi, visibilmente commossa ma risoluta, ha chiesto un’attenzione costante da parte dei media e delle istituzioni. “Non spegniamo i fari mediatici e giudiziari sul caso. Chi di dovere deve valutare tutte le piste alternative”, ha insistito Maritato, sottolineando che la verità , per quanto complessa e dolorosa, deve emergere. Ha inoltre espresso gratitudine all’onorevole Ascari per aver dato voce alle istanze della famiglia, un gesto che rappresenta un passo significativo nella ricerca di giustizia.
Un appello alla collaborazione
La conferenza ha messo in evidenza non solo il desiderio di verità della famiglia Pozzi, ma anche la necessità di un impegno collettivo per far luce su una vicenda che continua a suscitare interrogativi e a richiedere risposte concrete. La speranza è che, attraverso un’analisi approfondita e la collaborazione delle istituzioni, si possa finalmente giungere a una soluzione che renda giustizia a Gianmarco e alla sua famiglia.