Un nuovo capitolo della delusione bianconera si scrive allo Stadium di Torino, dove la Juventus perde nuovamente, questa volta contro il Benfica. La squadra portoghese ha espugnato il campo torinese con una vittoria per 2-0, complicando ulteriormente la situazione già critica della Juventus, ora scivolata al ventesimo posto nel torneo. Thiago Motta condurrà il suo team ai prossimi play-off di Champions League, dove affronterà il Feyenoord, con la possibile prospettiva di misurarsi con il Psv Eindhoven o con il Milan. Quella contro il Benfica è stata una serata estremamente difficile per i bianconeri, caratterizzata da un infortunio muscolare di Kalulu e un risultato che ha alimentato preoccupazioni e malumori tra i tifosi.
Un avvio da incubo per la Juventus
La serata narrata allo Stadium inizia con un cattivo presagio: l’infortunio di Kalulu, che è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare già al primo tempo, costringendo il tecnico a ricorrere al subentro di Locatelli. L’atmosfera in campo è carica di tensione e i tifosi non nascondono il loro malcontento. Dopo pochi istanti dall’uscita di Kalulu, il Benfica trova il gol del vantaggio grazie a Pavlidis, che sfrutta un errore difensivo di Gatti, punendo la Juventus sull’assist di Bah. La reazione dei bianconeri è timida e poco incisiva, con Douglas Luiz e Vlahovic che vengono criticati per diversi errori nell’impostazione del gioco, contribuendo così all’irritazione generale sugli spalti.
In difesa, Perin deve farsi portavoce dell’orgoglio bianconero, esibendo un’importante parata su un colpo di testa a colpo sicuro di Pavlidis in pieno recupero. I fischi dei tifosi si fanno sentire mentre la Juventus rientra negli spogliatoi, con la consapevolezza di aver subito un altro colpo durissimo in un contesto già difficile. La squadra torna in campo per cercare un riscatto, ma le certezze sembrano lontane.
L’influenza dei cambi e i segni di un possibile recupero
Nel secondo tempo, Thiago Motta tenta di cambiare le sorti della partita, inserendo Koopmeiners e Nico Gonzalez per Thuram e Mbangula. Tuttavia, il rendimento della squadra fatica a migliorare, e i tentativi di Vlahovic di concretizzare in rete falliscono, mentre Di Maria, ex idolo juventino, viene accolto con fischi dai tifosi per un’uscita poco gradita. Sono momenti che mostrano la frustrazione generale e il malcontento nei confronti dei giocatori.
Dopo un avvio difficile, però, la Juventus alza il baricentro del gioco e sembra tentare un timido risveglio. McKennie prova a rendersi pericoloso con un cross, ma il portiere del Benfica, Trubin, si rende protagonista di un intervento prodigioso per mantenere il vantaggio. L’atmosfera cambia all’improvviso e i bianconeri iniziano a farsi sentire di più nelle fasi di attacco.
La mazzata finale e le prospettive future per la Juventus
Tuttavia, l’ottimismo dura poco, e a dieci minuti dalla conclusione la Juventus incassa il raddoppio del Benfica, firmato da Kokcu, con un tiro da fuori area che lascia attoniti i tifosi locali. Con questo gol il Benfica sigilla una vittoria convincente in trasferta, mentre gli oltre duemila tifosi portoghesi presenti allo Stadium esplodono in un festoso coro di celebrazione. La Juventus, ormai affondata, chiude la serata con un boccone amaro da digerire e un clima di contestazione crescente.
La prossima partita, in programma contro l’Empoli domenica alle 12.30, si profila come un appuntamento cruciale per la squadra di Torino, con i bianconeri che non possono permettersi ulteriori passi falsi. L’attenzione ora si sposta verso i play-off di Champions, dove la Juventus avrà la possibilità di rialzarsi e dimostrare il proprio valore, ma la fiducia della tifoseria potrebbe essere a un punto critico. La strada per tornare a brillare sembra lunga e tortuosa, mentre la pressione su Thiago Motta e i suoi ragazzi cresce in attesa di risposte sul campo.