La professoressa che ha denunciato i ritardi dell’Asp di Trapani racconta la sua battaglia personale

insegnante denuncia ritardi nei referti istologici e lotta per diritti dei pazienti, attirando l’attenzione del ministro dell’Istruzione e delle istituzioni sulla sanità siciliana.
"Professoressa denuncia ritardi Asp Trapani, racconta la sua battaglia personale per migliorare il servizio sanitario." "Professoressa denuncia ritardi Asp Trapani, racconta la sua battaglia personale per migliorare il servizio sanitario."
La professoressa di Trapani condivide la sua esperienza nella lotta contro i ritardi dell'Asp, evidenziando le sfide e le ingiustizie nel sistema sanitario

Una lettera inaspettata

Maria Cristina Gallo, un’insegnante di Mazara del Vallo, ha ricevuto di recente una lettera sorprendente dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che l’ha lasciata “senza parole”. La sua lotta contro i ritardi nei referti istologici presso l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani ha catturato l’attenzione di media e istituzioni, dando vita a eventi che potrebbero trasformare la sanità siciliana. “Oggi la sanità è il vero malato, lotto per un cambiamento”, ha affermato Gallo, evidenziando l’urgenza di ripristinare il diritto alla salute come priorità politica.

Un intervento e una diagnosi ingiusta

La vicenda di Gallo ha avuto inizio il 14 dicembre 2023, quando si è sottoposta a un intervento per un fibroma uterino all’ospedale di Mazara del Vallo. Il tessuto prelevato è stato inviato a Castelvetrano per l’analisi, ma il referto tardava ad arrivare. “Dopo un mese di attesa, ho iniziato a contattare l’ospedale, ma la risposta era sempre la stessa: ‘La chiamiamo noi, non si preoccupi'”, racconta. Non era sola: oltre 3.000 pazienti si trovavano nella sua stessa situazione, un dato emerso solo in seguito.

Il 2 agosto, dopo mesi di attesa e un persistente mal di pancia, Gallo ha deciso di effettuare esami privati, scoprendo una massa di sette centimetri. “A quel punto ho contattato un avvocato“, spiega. La situazione è precipitata il 14 agosto, quando ha ricevuto il referto che confermava la diagnosi di un sarcoma. “La dottoressa che ha consegnato il referto a mio marito pianse”, ricorda con commozione. Dopo la diagnosi, Gallo ha preso la difficile decisione di trasferirsi a Milano per ricevere le cure necessarie.

La denuncia e la lotta per i diritti

La denuncia presentata alla Procura di Marsala lo scorso ottobre ha segnato un punto di non ritorno. “Ho capito che dovevo denunciare, non solo per me, ma per tutte le persone che come me erano vittime di questa ingiustizia“, afferma con determinazione. Gallo ha anche criticato il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, il quale ha descritto i pazienti come semplici “casi”. “Dietro quei numeri ci sono esseri umani, famiglie distrutte”, ha sottolineato Gallo, evidenziando la disumanizzazione nella gestione della sanità.

Un appello per il cambiamento

Nonostante il clamore mediatico, Gallo ha ricevuto poche manifestazioni di supporto. Solo recentemente ha ricevuto telefonate da figure politiche come Matteo Renzi e Davide Faraone. “Il silenzio è durato mesi”, lamenta. La sua speranza è che la sanità siciliana diventi più credibile e umana, affinché situazioni come la sua non si ripetano. “Il mio desiderio è che la sanità, il vero grande malato, possa finalmente cambiare”, conclude, con la ferma convinzione che il cambiamento debba avvenire immediatamente, altrimenti si rischia di rimanere intrappolati in un ciclo di sofferenza e ingiustizia.

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