La Rai presenta appello contro la sentenza del Tar riguardante il Festival di Sanremo

La Rai presenta un appello contro la sentenza del Tar della Liguria, che impone una gara pubblica per l’organizzazione del Festival di Sanremo, contestando la legittimità dell’affidamento diretto.
La Rai presenta appello contro la sentenza del Tar riguardante il Festival di Sanremo - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

L’azienda Rai ha annunciato di aver avviato un appello contro la recente sentenza del Tar della Liguria, la quale ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto dell’organizzazione del Festival della Canzone Italiana alla televisione pubblica. La questione ruota attorno ai diritti di utilizzo del marchio e all’esclusiva della manifestazione, garantendo una tutela normativa sui processi di organizzazione futuri.

I dettagli dell’appello di Rai

Nella nota ufficiale, la Rai ha comunicato che l’appello è stato proposto per accertare la legittimità delle delibere che, emanate dal Comune di Sanremo, avevano concesso in uso esclusivo il marchio del Festival alla Rai stessa. L’azienda sottolinea come la sentenza contestata riconosca che solo Rai ha titolo per organizzare il Festival nella sua attuale modalità, e i diritti d’organizzazione sono di sua esclusiva competenza. L’appello mira a chiarire non solo la posizione di Rai ma anche a risolvere le ambiguità emerse dalla decisione del Tar, che potrebbe influire sull’organizzazione future del Festival.

Con l’intenzione di stabilire una chiarezza giuridica, la Rai si oppone a una eventuale apertura a terzi, che, secondo la sua opinione, metterebbe a rischio l’integrità e la tradizione dell’evento. L’azienda evidenzia la necessità di tutelare il Festival da interferenze esterne, affermando che l’attuale gestione ha portato alla realizzazione di edizioni di successo nel corso degli anni.

La sentenza controversa del Tar

A dicembre 2023, il Tar della Liguria ha emesso una sentenza che impone al Comune di Sanremo di indire una gara pubblica per l’affidamento dell’organizzazione del Festival a partire dal 2026. Questa decisione ha generato un’ondata di reazioni tra i vari attori coinvolti, ma ha colpito particolarmente la Rai che si trova a gestire una tradizione musicale italiana di grande valore.

La causa era stata sollevata dalla società Je, guidata da Sergio Cerruti, presidente dell’Associazione Fonografici Italiani , che ha contestato l’utilizzo del marchio ‘Festival di Sanremo‘ in associazione con il format Rai. Secondo i giudici, vi è una differenza sostanziale tra il marchio di proprietà del Comune e il format di spettacolo gestito dalla Rai, pertanto l’assegnazione del festival può essere argomento di una gara pubblica. Questa offerta di maggiore trasparenza e qualità nel processo organizzativo potrebbe risultare vantaggiosa sia per i partecipanti che per il pubblico.

La reazione della Rai alla sentenza

Nei giorni successivi alla sentenza, la Rai ha rilasciato un comunicato per chiarire la propria posizione riguardo alle affermazioni fatte dai giudici amministrativi. L’azienda ha precisato che non esiste la possibilità che il Festival nella sua format attuale possa essere organizzato da soggetti terzi, evidenziando la validità della convenzione fra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025.

La Rai ha difeso strenuamente i propri diritti sul format televisivo, sottolineando di essere il detentore esclusivo dell’organizzazione del Festival. Ha fatto notare che i giudici hanno escluso dall’illegittimità le delibere relative all’edizione 2025, offrendo così una certa continuità all’attività di organizzazione senza ulteriori intoppi. Tuttavia, la questione rimane aperta per ciò che concerne le edizioni future, con il rischio di cambiamenti significativi nell’assetto organizzativo della manifestazione.

La situazione evolve con la Rai che, avviando l’appello, cerca di proteggere l’emblematica manifestazione musicale italiana, assicurandosi al contempo di mantenere il controllo su un evento culturale che da sempre rappresenta una tradizione per gli amanti della musica nel Paese.

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