Il convegno intitolato “One Brain One Health”, tenutosi il 12 marzo 2025 presso il Ministero della Salute, ha messo in evidenza l’importanza della salute cerebrale, un argomento sempre più centrale nel contesto sanitario contemporaneo. Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento della Prevenzione, delle emergenze sanitarie e della ricerca, ha evidenziato l’impegno del governo nell’aggiornare il Piano nazionale della salute mentale e nel rifinanziare il Fondo per le demenze.
Durante il suo intervento, Campitiello ha affermato che “parlare di salute del cervello fa sempre bene”. Ha sottolineato l’importanza di considerare la salute cerebrale attraverso una prospettiva di “One Health”, un approccio che riconosce l’interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale. Secondo Campitiello, è cruciale prestare attenzione all’ambiente che circonda il cervello sin dai primi mille giorni di vita, poiché questo organo è il motore delle nostre azioni quotidiane. La salute, ha ricordato, non si limita all’aspetto fisico, ma abbraccia anche quello psichico, un concetto ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità .
Il ruolo del ministero della salute
Sotto la direzione del ministro Schillaci, il Ministero della Salute ha dimostrato un forte impegno verso la salute mentale. Campitiello ha menzionato la creazione del “Tavolo della Salute mentale”, un’iniziativa dedicata all’aggiornamento del Piano nazionale della salute mentale. Questo piano è fondamentale per affrontare le sfide legate alla salute cerebrale e per garantire un adeguato supporto a chi è affetto da patologie come l’Alzheimer e altre demenze, per le quali il governo ha previsto un rifinanziamento del fondo dedicato.
Campitiello ha affermato che un approccio integrato alla salute del cervello è essenziale, poiché “se sta bene il cervello, sta bene tutto l’organismo”. Ciò implica non solo una maggiore attenzione alla prevenzione e alla diagnosi precoce, ma anche alla cura, affinché il benessere psicofisico diventi una priorità . La salute cerebrale, infatti, è strettamente legata al benessere generale dell’individuo.
Un approccio umanizzato alla cura
Campitiello ha richiamato l’attenzione su uno studio britannico che sottolinea l’importanza della salute emotiva nel contesto della cura. “Tra gli otto punti dell’umanizzazione della cura, la salute emotiva è fondamentale”, ha dichiarato. Questo approccio evidenzia che la cura del paziente non deve limitarsi a una diagnosi precoce, ma deve anche garantire terapie tempestive e un’adesione efficace alla prevenzione terziaria.
La salute emotiva, pertanto, non è un aspetto secondario, ma rappresenta una componente cruciale per il successo delle terapie e per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Campitiello ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza di un approccio globale e integrato alla salute del cervello, un tema che continua a ricevere attenzione e richiede interventi concreti nel panorama sanitario italiano.