La solitudine e l’isolamento: la dura realtà di 18 migranti minorenni rinchiusi

Un gruppo di 18 migranti minorenni, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, si trova nel centro di prima accoglienza per minorenni di Brindisi da ben 45 giorni, senza potersi recare al di fuori delle sue mura. Non hanno documenti e provengono da paesi come Gambia, Mali, Costa d’Avorio, Tunisia, Guinea e Burkina Faso. Passano il proprio tempo inattivo, con l’unica attività settimanale di un corso di italiano e qualche partita di calcio sull’asfalto.

La Garante per l’Infanzia, Carla Garlatti, ha passato quasi tre ore a colloquio con questi giovani migranti soli. È stata una esperienza toccante per la Garlatti, visitare un centro simile per la prima volta, ma l’impatto è stato notevole. Si è scoperto che i ragazzi erano stati spostati da altri centri di prima accoglienza, come Lampedusa, Taranto e la Calabria, e solo alcuni di loro erano sbarcati a Brindisi. Alcuni sembravano ancora molto giovani, forse intorno ai 14 anni. La presenza del centro di permanenza per i rimpatri (CPR) nelle immediate vicinanze ha reso l’impressione ancora più forte. Nonostante i ragazzi e i detenuti adulti siano separati da un alto muro e da un cancello di ferro, con guardie armate, l’impressione generale dell’ambiente non sembra essere quella di un centro per minorenni.

Per agevolare il dialogo tra i giovani migranti e la Garante, rappresentanti dell’Unicef e dell’Unhcr hanno chiesto loro di disegnare. La maggior parte dei ragazzi ha disegnato un campo da calcio e una casa, indicando che vogliono rimanere in Italia, nonostante la mancanza di parenti. Esprimono il desiderio di imparare un mestiere e lavorare, come ad esempio informatica. Nonostante le difficoltà linguistiche, i ragazzi dimostrano un grande desiderio di comunicare. Questa visita ha confermato che il luogo in cui vivono non è adatto a loro, anche se potrebbe essere sufficiente per una permanenza di pochi giorni o una settimana, ma sicuramente non per un mese e mezzo o più, considerando il tempo trascorso in altri centri prima di arrivare a Brindisi.