Si avvicina il giorno del parto per Somaya e la preoccupazione sale. Sfollata due volte a causa dei bombardamenti a Gaza, è ora rifugiata in una scuola vicino a Deir al Balah. Dovrebbe partorire tra 5 giorni, ma si chiede dove nascerà il suo bambino. La donna è anche diabetica e le sue medicine si sono esaurite, mettendo in pericolo la sua vita. Le organizzazioni umanitarie chiedono forniture mediche e carburante per gli ospedali di Gaza, che dipendono da generatori a combustibile per l’elettricità. Le Nazioni Unite hanno dichiarato che la vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza è a rischio a causa dell’esaurimento del carburante.
La testimonianza di Somaya
Somaya racconta che i suoi figli urlano tutta la notte a causa dei bombardamenti. Essendo incinta, si preoccupa di dove dovrà partorire e se troverà un luogo pulito. La donna è diabetica e le sue medicine sono esaurite, mettendo a rischio la sua vita. Non riesce a trovare acqua pulita per bere e non può pulire i suoi bambini per paura che si ammalino. La situazione è disperata e non sa cosa fare, sentendosi sola e abbandonata.
L’appello delle organizzazioni umanitarie
Le organizzazioni umanitarie chiedono forniture mediche e carburante per gli ospedali di Gaza, che sono dipendenti dai generatori a combustibile per l’elettricità. Senza queste forniture, bambini, pazienti, neonati in incubatrice e donne incinte rischiano di perdere la vita. ActionAid si appella alla comunità internazionale per intervenire e segnala l’intensificarsi della catastrofe umanitaria nel territorio assediato.
La situazione critica degli ospedali di Gaza
Le Nazioni Unite hanno dichiarato che la vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza è a rischio a causa dell’esaurimento del carburante. Senza elettricità, gli ospedali non possono garantire cure adeguate ai pazienti. Le forniture mediche e il carburante sono urgentemente necessari per salvare vite umane.
L’appello alla comunità internazionale
ActionAid si appella alla comunità internazionale affinché intervenga immediatamente fornendo le necessarie forniture mediche e carburante per gli ospedali di Gaza. La situazione umanitaria nel territorio assediato è sempre più critica e richiede un intervento urgente per evitare ulteriori perdite di vite umane.
La disperazione di Somaya
Somaya si sente abbandonata e disperata. Non sa dove andare per partorire e non ha accesso a medicine e acqua pulita. La sua situazione è aggravata dalla mancanza di elettricità negli ospedali di Gaza. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per salvare la vita di Somaya e di molti altri che si trovano in una situazione simile.