Assenza delle farfalle alla coppa del mondo
La squadra italiana di ginnastica ritmica, conosciuta come le Farfalle, non parteciperà alla prima tappa del circuito di Coppa del Mondo dedicato ai piccoli attrezzi, che si svolgerà in Bulgaria. Questa scelta è il risultato di un’attenta valutazione riguardante il debutto delle nuove ginnaste, pronte a cimentarsi in competizioni di alto livello. È importante sottolineare che la decisione non è influenzata da questioni di morale o dalle recenti polemiche che hanno coinvolto la direttrice tecnica, Emanuela Maccarani, ma si basa su una valutazione tecnica delle performance delle atlete con i nuovi attrezzi.
Decisione condivisa e strategica
La notizia è stata ufficialmente confermata dalla Federginnastica, che ha chiarito come la decisione sia stata presa in collaborazione con le allenatrici e sotto la supervisione del presidente Andrea Facci. Facci ha visitato le atlete nei centri di Desio, in provincia di Monza, e Fabriano, nelle Marche, nei giorni precedenti. Pertanto, l’esordio delle Farfalle è rimandato, una scelta che non è inedita nella storia della ginnastica ritmica italiana. Come evidenziato dalla Federginnastica, in passato sono state adottate decisioni simili per proteggere le ginnaste, evitando di esporle a competizioni premature che potrebbero compromettere il loro sviluppo.
Strategia condivisa con altre nazionali
Questa strategia non è un caso isolato: anche altre nazionali, come Israele e Cina, hanno scelto un approccio simile, focalizzandosi su obiettivi futuri più ambiziosi, come il podio alle prossime Olimpiadi di Parigi. Anche il Brasile ha adottato una linea di condotta analoga, dimostrando che la decisione di non partecipare a gare preparatorie non è un segno di debolezza, ma piuttosto una strategia mirata a garantire il miglior risultato possibile nella stagione sportiva delle atlete.
Una scelta ponderata
In sintesi, l’assenza delle Farfalle alla Coppa del Mondo in Bulgaria rappresenta una decisione ben ponderata, mirata a proteggere le giovani ginnaste e a prepararle per sfide più significative in futuro. La Federginnastica ha ribadito che questa scelta è stata presa esclusivamente in funzione delle performance e del benessere delle atlete, senza alcun legame con le recenti vicende interne alla federazione.