“Laudate Deum: il grido del Papa per il clima che sottolinea il mondo al limite di una rottura”

Città del Vaticano, 4 ott.(Adnkronos) – Il Papa ha pubblicato una nuova esortazione apostolica intitolata “Laudate Deum”, rivolta a tutte le persone di buona volontà. Il Pontefice lancia un allarme sullo stato attuale del mondo, affermando che si sta sgretolando e potrebbe essere vicino a un punto di rottura. Il Papa sottolinea che il tempo a disposizione sta finendo e che i segni del cambiamento climatico sono evidenti. Egli afferma che questa crisi climatica è una malattia silenziosa che colpisce tutti noi.

Francesco guarda avanti alla prossima Conferenza Cop 28 a Dubai e sottolinea l’importanza di un’impegno concreto per la transizione energetica. Afferma che questa conferenza potrebbe essere un punto di svolta per dimostrare che gli sforzi fatti fino ad ora sono seri e appropriati. Il Pontefice sottolinea che nonostante i numerosi accordi e negoziati, le emissioni globali continuano a crescere e che la transizione verso le energie pulite non sta procedendo abbastanza velocemente.

Il Papa invita a smettere di considerare la questione solo come un problema ambientale, ma come una questione umana e sociale che coinvolge tutti. Egli esorta i partecipanti alla conferenza ad adottare misure vincolanti e facilmente monitorabili per accelerare la transizione energetica. Afferma che solo in questo modo sarà possibile ridurre notevolmente l’anidride carbonica ed evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico.

Francesco riconosce anche che ci sono opinioni sprezzanti e irragionevoli anche all’interno della Chiesa cattolica sulla questione del cambiamento climatico. Afferma che non possiamo più dubitare dei pericolosi cambiamenti che stanno avvenendo a causa dell’intervento umano sulla natura. Il Papa invita a ripensare il nostro uso del potere, sottolineando che non ogni uso del potere è un progresso per l’umanità. Infine, afferma che è necessaria lucidità e onestà per riconoscere che il nostro potere e il progresso che generiamo potrebbero rivoltarsi contro di noi.

Il Papa conclude la sua esortazione con un appello a prendere sul serio la situazione attuale e ad agire immediatamente per evitare danni ancora più gravi.