Oltre un milione di nuovi contratti di lavoro nel 2023
Nel corso dei primi otto mesi del 2023, sono stati attivati oltre 5,77 milioni di nuovi rapporti di lavoro, mentre 4,5 milioni di contratti sono cessati. Questo ha portato a un saldo positivo di quasi un milione di contratti, con esattamente 968mila nuovi rapporti di lavoro nel settore privato non agricolo, escludendo il lavoro domestico. Secondo l’ultimo Osservatorio Inps sul precariato, quasi un terzo di questi nuovi contratti sono a tempo indeterminato, rappresentando un saldo positivo di 310.763 unità, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2022, quando erano state registrate 272.811 unità.
Cinque milioni di assunzioni tra gennaio e agosto
Complessivamente, tra gennaio e agosto, i datori di lavoro privati hanno attivato 5.477.000 assunzioni, registrando un lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,8%), principalmente a causa della diminuzione delle assunzioni a tempo indeterminato. Tuttavia, l’aumento dei contratti stabili è stato possibile grazie all’aumento delle trasformazioni (517.000, +5% rispetto ai primi 8 mesi del 2022) e alla diminuzione delle cessazioni di contratti a tempo indeterminato (-7%). Le cessazioni totali fino ad agosto 2023 sono state 4.509.000, in calo rispetto all’anno precedente (-2%). In pratica, le aziende hanno assunto leggermente meno con contratti stabili, ma hanno mantenuto più personale al lavoro rispetto all’anno scorso. Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nel corso dei primi otto mesi del 2023 hanno registrato un calo del 2%, principalmente a causa della diminuzione degli esoneri contributivi per i giovani e le donne.
Cresce l’agevolazione “Decontribuzione Sud”
L’agevolazione “Decontribuzione Sud” continua a crescere (+5%), confermandosi come l’agevolazione di maggior impatto, almeno in termini di numero di dipendenti coinvolti. Il saldo annuale, ovvero la differenza tra le assunzioni e le cessazioni negli ultimi dodici mesi, che identifica la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro ad agosto, segna un saldo positivo di 485.000 posizioni di lavoro. Oltre tre quarti di questo incremento è dovuto ai contratti a tempo indeterminato, con un aumento di 370mila unità. Tuttavia, il mese di agosto registra un andamento stagionale, con un saldo totale dei rapporti di lavoro negativo di 185.582 unità, se confrontato con un saldo negativo di oltre 192mila unità nello stesso mese del 2022. Anche la variazione dei contratti stabili è negativa (-13.254), ma i dati sono comunque migliori rispetto ad agosto 2022.
Salari madri inferiori del 53% rispetto alle donne senza figli
Durante un convegno, il Commissario straordinario dell’Inps, Micaela Gelera, ha evidenziato che gli studi condotti dall’Inps hanno dimostrato che i salari lordi annuali delle donne che hanno avuto figli quindici anni dopo la maternità sono inferiori del 53% rispetto a quelli delle donne senza figli. Gelera ha sottolineato che le politiche messe in atto per conciliare vita lavorativa e cura familiare, così come quelle a sostegno della famiglia, potranno ridurre questa disparità. Questo dato è stato ricavato da una ricerca nel progetto visitInps e si riferisce a un campione di donne impiegate nel settore privato tra il 1985 e il 2016.