Preoccupazioni per i dazi americani
Alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova politica dei dazi voluta dall’amministrazione Trump, le Regioni italiane, in particolare quelle governate dalla Lega, manifestano forti timori per le conseguenze economiche che potrebbero derivarne. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato l’urgenza di avviare negoziati con gli Stati Uniti, evidenziando come tali misure non siano vantaggiose né per l’Europa né per gli Stati Uniti.
Un giorno cruciale per l’economia mondiale
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha definito il giorno successivo come “cruciale per l’economia mondiale”, paragonando i dazi a un “terzo cigno nero” dopo la pandemia e i conflitti in Ucraina e Israele. Zaia ha messo in evidenza l’importanza del legame tra Italia e Stati Uniti, avvertendo che i dazi del 20% potrebbero avere un impatto devastante sul fatturato delle aziende venete. Infatti, una bottiglia di vino su cinque venduta all’estero proviene dal Veneto e viene acquistata da clienti americani. L’export verso gli Stati Uniti, che vale quasi 65 miliardi di euro per l’Italia, è ora a rischio.
Preoccupazioni in Trentino
Anche Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento e rappresentante della Lega, ha espresso preoccupazione per le aziende esportatrici locali. In Trentino, i settori più vulnerabili includono l’agroalimentare e l’automotive, con gli Stati Uniti che rappresentano il secondo mercato estero, pari al 12% del totale, e con esportazioni che nel 2023 hanno raggiunto i 620 milioni di euro. Fugatti ha insistito sulla necessità di una presa di coscienza a livello europeo, avvertendo che una mancanza di unità potrebbe compromettere i rapporti bilaterali.
Contrarietà ai dazi in Lombardia
In Lombardia, il Consiglio regionale ha bocciato una mozione del Partito Democratico che chiedeva di esprimere contrarietà ai dazi americani. La mozione, che sollecitava il governatore Attilio Fontana a manifestare preoccupazione e opposizione, evidenziava come i dazi avrebbero un impatto significativo su vari settori, in particolare quelli lombardi.
Analisi dei prodotti a rischio
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha promesso di condurre un’analisi approfondita per identificare i prodotti più a rischio, con particolare attenzione all’agroalimentare, alle produzioni agricole, al settore farmaceutico e alla moda. Eugenio Giani, presidente della Toscana, ha criticato le scelte dell’amministrazione Trump, sottolineando come queste possano alterare l’immagine positiva che il mondo ha degli Stati Uniti.
La posizione della Basilicata
Infine, Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata e membro di Forza Italia, ha condiviso la posizione del governo italiano e del vicepresidente Tajani, affermando che il protezionismo non rappresenta la soluzione alla competizione globale. Bardi ha avvertito che i dazi potrebbero danneggiare filiere strategiche per il territorio senza apportare benefici reali.