Ben Pastor, la finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora
Torna in libreria Martin Bora, l’ufficiale-detective colto e tormentato che durante la Seconda guerra mondiale si trova ad indagare su delitti e misteri in mezzo all’orrore della storia. In questa nuova raccolta di racconti, l’autrice Ben Pastor dedica otto storie al suo personaggio più amato, ambientate in diversi anni e fronti di battaglia, tra cui quello italiano del periodo post Armistizio. In ogni storia, Bora si trova di fronte a un enigma da risolvere, mentre il lettore viene coinvolto nella suspense della narrazione, arricchita da uno stile originale e una minuziosa ricostruzione storica. Nel frattempo, la psicologia dell’eroe si evolve, sempre più dilaniato tra la fedeltà al giuramento alla Patria e la repulsione per gli orrori del nazismo.
Martin Bora, appartenente ad una famiglia colta e aristocratica, nasconde dietro la sua apparenza imperturbabile una natura curiosa e appassionata, ma soprattutto una profonda pietà che lo mette nel mirino delle SS e della Gestapo. Deve affrontare nemici visibili e nascosti, i tormenti della guerra e i demoni interiori che si ribellano alla crudeltà hitleriana. Ben Pastor, nata in Italia ma trasferitasi negli Stati Uniti, docente universitaria e saggista, appassionata di storia, archeologia e psicologia, “rifiuta di espellere dalla tessitura dei suoi intrecci il disordine del mondo”, come afferma il curatore della raccolta, Luigi Sanvito. Nei suoi gialli, infatti, emerge non solo il piacere dell’investigazione che porta alla verità, ma anche la vita con tutte le sue sfumature di bene e male, splendori e viltà, ferocia e compassione.
Il filo conduttore dei racconti è proprio questo: la luce che si fa strada attraverso l’oscurità. Nel racconto “La finestra sui tetti”, ambientato nella Praga martoriata dalla presenza nazista, Bora si trova ad indagare su un omicidio mentre cerca di far arrivare al servizio segreto dell’esercito le prove dei crimini commessi contro la popolazione ceca. La sua pietà per l’umanità aumenta proporzionalmente alla ferocia della guerra, costringendolo a destreggiarsi tra ordini e direttive con la massima cautela. Quattro delle storie sono ambientate in Italia durante il periodo del 1943-44, quando i tedeschi in ritirata devono affrontare gli Alleati e la Resistenza. In “Bocca d’inferno”, Bora indaga sul rapimento di una giovane maestra vedova di guerra, che si trasforma in una serie di omicidi sanguinosi. Nonostante le difese tedesche crollino, l’ufficiale mantiene la sua umanità nel trattare i prigionieri e nel tenere la sua divisa in perfetto ordine.
Un racconto degno di nota è “Il giaciglio d’acciaio”, ambientato durante l’assedio di Stalingrado, uno dei più grandi massacri della storia. Qui, Bora si trova al comando di un piccolo gruppo di soldati asserragliati in un ex ospedale, senza rifornimenti né speranze di salvezza. In un clima di disperazione, in cui i soldati tedeschi si suicidano o cadono nella follia, il vero mistero è come il mondo possa precipitare in tali abissi di disumanità. Bora, nel buio dei sotterranei, si aggrappa ai ricordi felici per trovare la forza di resistere, fino a progettare un audace tentativo di fuga.
Attraverso pagine di dolente bellezza, Ben Pastor riesce a risolvere l’enigma più grande: come l’attaccamento alla vita e alla speranza possa prevalere, nonostante tutto, di fronte al baratro. La raccolta di racconti “Ben Pastor, la finestra sui tetti e altri racconti con Martin Bora” è un’opera che unisce la suspense del giallo alla profondità della storia, offrendo al lettore un’esperienza coinvolgente e appassionante.