Un libro profondo e controcorrente pubblicato da Historica – Giubilei Regnani
Cosa resterà del pontificato di Papa Francesco? È questa la domanda al centro del nuovo saggio firmato dal giornalista Americo Mascarucci, intitolato “L’eredità di Papa Francesco”, appena pubblicato da Historica – Giubilei Regnani. Un’opera che arriva in un momento cruciale, pochi giorni dopo la scomparsa del pontefice argentino, e che invita a riflettere sull’impatto reale lasciato da uno dei papi più discussi e controversi degli ultimi decenni.
Mascarucci, già autore di tre volumi dedicati a Bergoglio, torna con un’analisi lucida e documentata che affronta le contraddizioni, le attese disattese e le sfide irrisolte del pontificato iniziato nel 2013. Un pontificato che ha promesso riforme radicali, ma che ha mantenuto saldo il legame con la tradizione dottrinale della Chiesa cattolica.
Tra aspettative rivoluzionarie e continuità inattesa
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Nel libro, l’autore sottolinea come per dieci anni Papa Francesco si sia mosso con prudenza, salvo poi – dopo la morte di Benedetto XVI – dare l’impressione di voler imprimere una svolta progressista alla Chiesa. Eppure, osserva Mascarucci, nonostante il Sinodo, le nomine di cardinali riformisti e i tanti dialoghi aperti con il mondo contemporaneo, la dottrina è rimasta intatta: niente preti sposati, niente ordinazioni episcopali femminili, nessuna apertura al matrimonio omosessuale o all’autonomia degli episcopati locali.
Il risultato? Un pontificato che ha rotto simbolicamente molti schemi, ma che non ha trasformato in legge nessuna delle istanze più divisive del dibattito ecclesiale.
Mascarucci ricostruisce il clima di forte tensione interna alla Chiesa, soprattutto negli ultimi anni, segnati dalla coesistenza con Benedetto XVI e da attacchi durissimi provenienti dai settori più tradizionalisti. Accusato talvolta di eresia e di minare l’identità cattolica, Bergoglio è stato anche osannato in ambito laico e politico, ottenendo consensi spesso più fuori che dentro la Chiesa stessa.
Un elemento chiave che l’autore evidenzia con chiarezza è l’ambiguità di fondo che ha accompagnato tutto il pontificato: un pontefice amato dai progressisti, ma che ai progressisti ha dato poco. Una figura popolare e innovativa nel linguaggio, ma ancorata a una visione teologica ben precisa.
Il testimone passa al prossimo papa
Ora che Papa Francesco è scomparso, si apre una nuova fase per la Chiesa cattolica. La scelta del nuovo pontefice sarà decisiva: dovrà scegliere se proseguire il cammino sinodale avviato da Bergoglio o se ritornare su posizioni più tradizionali per ricompattare una Chiesa divisa. Il libro di Mascarucci si chiude proprio su questa riflessione, lasciando al lettore il compito di immaginare quale futuro potrà avere la Chiesa post-Bergoglio.
L’autore: Americo Mascarucci
Americo Mascarucci, giornalista viterbese, ha lavorato per Il Tempo e altre testate, seguendo da vicino le dinamiche politiche e vaticane. Ha firmato reportage per Intelligonews e Lo Speciale News, ed è redattore della rivista Nova Historica. Con la casa editrice Historica – Giubilei Regnani ha già pubblicato La Rivoluzione di Papa Francesco (2018), La Chiesa nella Politica (2019) e Papa Francesco in controluce (2022).
Con “L’eredità di Papa Francesco” prosegue il suo lavoro di osservazione e analisi su uno dei pontificati più delicati e complessi dell’epoca contemporanea.