Licenziamenti collettivi alla Logitech: colpite 101 delle 115 unità in diverse sedi

La Logitech avvia licenziamenti collettivi per 101 dipendenti su 115, in un contesto critico per l’indotto Stellantis, con preoccupazioni sindacali riguardo alla direzione aziendale e all’occupazione.
Immagine generata da intelligenza artificiale

Nella giornata di ieri, 6 dicembre, è arrivata una notizia preoccupante per i lavoratori della Logitech, azienda collegata al gruppo Stellantis. È stata infatti avviata la procedura di licenziamento collettivo che interesserà ben 101 dipendenti su un totale di 115. Questa drammatica situazione si inserisce in un contesto già critico per il settore automotive, in particolare nell’indotto Stellantis, dove solo questa settimana sono stati registrati ben 198 licenziamenti.

La situazione nei siti di Piedimonte San Germano, Pomigliano d’Arco e Melfi

Le sedi colpite dalla decisione della Logitech includono quelle di Piedimonte San Germano, Pomigliano d’Arco e Melfi. Questi stabilimenti, importanti nel panorama industriale italiano, si trovano ora a dover affrontare una significativa riduzione della forza lavoro. La decisione di procedere con i licenziamenti è stata confermata da Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom di Napoli, e Mario di Costanzo, responsabile del settore automotive della stessa organizzazione sindacale. Questa azione, che tocca così da vicino i lavoratori, evidenzia le difficoltà nel settore a causa di una continua crisi economica e di mercato.

In particolare, la scelta di ridurre il personale rispecchia una strategia aziendale focalizzata sul contenimento dei costi. I sindacalisti avvertono che questa non è un’eccezione isolata, ma è parte di un trend che preoccupa l’intero indotto Stellantis. L’effetto domino di questa situazione colpirà non solo i lavoratori licenziati, ma anche le loro famiglie e le comunità locali, come i cittadini di Piedimonte San Germano, Pomigliano d’Arco e Melfi, che dipendono dall’operato di queste aziende.

Riflessioni sui nuovi corsi aziendali

Mauro Cristiani e Mario di Costanzo non si sono limitati a riportare la situazione, ma hanno anche espresso preoccupazioni più ampie riguardo alla direzione che sta prendendo Stellantis. L’azienda, sotto la guida del presidente John Elkann, è accusata di perseguire strategie che assumono continuità con quelle del precedente amministratore delegato Carlos Tavares. Questa continuità, secondo i sindacalisti, si traduce in scelte aziendali che privilegiano la redditività a detrimento dell’occupazione.

La questione è di rilevanza non solo per i dipendenti della Logitech ma anche per l’intero ecosistema industriale legato a Stellantis. Le dichiarazioni dei sindacati sottolineano un futuro incerto per i lavoratori, che potrebbe portare a un “inverno lungo e rigido”. La prospettiva di tagli ai costi e riduzioni di personale alimentano un clima di ansia tra i dipendenti, che vivono con l’incertezza delle proprie posizioni lavorative.

Le prossime azioni di confronto

Un aspetto fondamentale in questa situazione è l’incontro programmato per il 17 dicembre presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy . Qui, i rappresentanti sindacali sperano di discutere le possibili soluzioni ai problemi attuali. Mauro Cristiani e Mario di Costanzo hanno chiarito che le eventuali proposte di soluzione dovranno escludere qualsiasi forma di licenziamenti. L’impossibilità di accettare questa opzione è un segnale chiaro della volontà di resistere e cercare alternative a una crisi che si fa sempre più profonda.

Le istanze dei sindacati si fanno sentire in un momento cruciale per l’industria, dove le decisioni aziendali possono avere effetti devastanti non solo sul personale diretto, ma anche su un intero sistema di fornitori e servizi collaterali. Una situazione che merita attenzione e che richiede un’azione concreta da parte di tutte le parti coinvolte per garantire il futuro occupazionale dei lavoratori.

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