Liliana Cavani: il regista deve difendere le sale cinematografiche dalle serie tv

liliana cavani lancia un appello per salvaguardare le sale cinematografiche minacciate dalle serie tv, sottolineando l’importanza dell’esperienza cinematografica condivisa per le nuove generazioni.
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Liliana Cavani sottolinea l'importanza di difendere le sale cinematografiche dall'ascesa delle serie tv nel panorama cinematografico del 2025

Liliana Cavani e la difesa del cinema

Liliana Cavani, la rinomata regista italiana, ha recentemente sollevato un grido d’allerta riguardo al futuro delle sale cinematografiche, evidenziando la necessità di proteggerle dall’invasione delle serie televisive. Durante la presentazione del festival “Custodi di sogni – I tesori della cineteca nazionale”, in programma a Roma dal 31 marzo al 6 aprile 2025, Cavani ha condiviso le sue riflessioni sul panorama attuale del cinema.

Un appello accorato

“Un vero regista non fa le serie“, ha affermato con determinazione Cavani, che ricopre il ruolo di madrina per questo festival organizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Conosciuta per opere iconiche come “Il portiere di notte”, ha lanciato un appello appassionato per salvaguardare le sale cinematografiche, considerate un patrimonio culturale da tutelare. “La serie televisiva è un pericolo, non può vincere. La vera cultura non è quella delle serie, create solo per attrarre più spettatori e generare profitti”, ha dichiarato.

Cavani ha messo in luce un problema serio che affligge il settore: la chiusura delle sale. “Le sale stanno chiudendo, come possiamo permettere questo?”, si è chiesta, sottolineando l’urgenza di una mobilitazione collettiva per difendere il cinema. Ha invitato tutti a unirsi a lei in questa battaglia per preservare l’esperienza cinematografica.

L’importanza dell’esperienza cinematografica

Secondo Cavani, vedere un film in sala rappresenta un’esperienza unica e fondamentale. “Oggi è tutto masticato dalla televisione“, ha osservato, evidenziando l’importanza di educare le nuove generazioni a valorizzare il cinema. “Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad andare a vedere i film al cinema“, ha esortato, sottolineando come l’esperienza condivisa in sala sia cruciale per la formazione di registi, sceneggiatori e attori. “Se facciamo chiudere i cinema, che senso ha formare professionisti del settore?”, ha concluso, lasciando un messaggio chiaro e incisivo.

In un’epoca in cui il consumo di contenuti audiovisivi è dominato dalle piattaforme streaming, le parole di Cavani risuonano come un invito alla riflessione. La regista esorta tutti a riconoscere il valore del cinema come forma d’arte e come spazio di incontro e condivisione, un luogo dove le storie prendono vita e le emozioni si vivono collettivamente. La sua passione per il cinema e la determinazione nel difenderlo rappresentano un esempio di come la cultura possa resistere e prosperare, anche in tempi di sfide.

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