L’inverno demografico ha colpito non solo l’Italia ma anche gran parte dell’Europa, portando a una diminuzione della natalità che sembrerebbe allarmante. In risposta a questa sfida sociale, Merck Italia ha implementato un’iniziativa innovativa per supportare i propri dipendenti, chiamata Fertility Benefit. Il programma mira a fornire un aiuto concreto nella diagnosi, trattamento e supporto psicologico legato alla fertilità. Questo passo significativo è stato annunciato durante un evento presso il Palazzo dell’Informazione di Roma, tenuto dal presidente e AD Ramón Palou de Comasema Sureda.
Fertility Benefit: un programma globale di supporto
Merck Italia ha lanciato a livello mondiale il programma Fertility Benefit, accessibile a oltre 60 mila collaboratori. Questa iniziativa si propone di affrontare le difficoltà che le persone possono incontrare nel percorso verso la genitorialità. Infatti, il presidente de Comasema ha sottolineato l’importanza di vivere una genitorialità consapevole ed emotivamente gratificante, ritenendola una delle massime soddisfazioni della vita. Il programma non solo si concentra sull’aspetto medico legato alla fertilità, ma integra anche un’importante componente di sostegno psicologico, essenziale per chi affronta queste problematiche.
L’iniziativa mira a sensibilizzare i dipendenti sulle sfide della fertilità, incoraggiando un dialogo aperto e un ambiente di lavoro che rispetti e promuova la salute e il benessere dei propri collaboratori. Con Fertility Benefit, Merck procede a un’urgenza sociale, ponendo l’accento sulla necessità di una rete di supporto adeguata per favorire la realizzazione del sogno di diventare genitori.
Il ruolo dell’educazione e la mentalità positiva
Un aspetto centrale del discorso di de Comasema è stato il richiamo all’importanza di una mentalità positiva, fondamentale per affrontare le sfide sia professionali che personali. Per aspirare a diventare genitori, è essenziale promuovere una cultura che valorizzi la genitorialità. Allo stesso tempo, ha evidenziato come la formazione, l’educazione e il supporto ai giovani che desiderano intraprendere questo percorso siano cruciali per un cambiamento significativo.
L’amministratore delegato ha evidenziato che il calo della natalità non è un problema solo economico, ma anche educativo. Un numero crescente di giovani sembra mancare di ambizioni legate alla creazione di una famiglia. Oltre a ciò, ha messo in evidenza come il 17% delle persone nel mondo presenti problematiche legate alla fertilità, secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute. Questo numero diventa allarmante se si considera che, oltre i 35 anni, la percentuale di coppie che affrontano difficoltà nella concezione sale al 50%.
La sfida della fertilità e gli obiettivi futuri
Il Fertility Benefit, oltre a fornire supporto, si configura come una risposta concreta alle difficoltà sanitarie e sociali legate alla fertilità. De Comasema ha riaffermato l’importanza di espandere questa iniziativa e di renderla sempre più accessibile ai dipendenti. La sua visione si allinea alla filosofia di Merck: sostenere i collaboratori per affrontare le difficoltà legate alla genitorialità senza sentirsi soli nel loro percorso.
Il programma potrebbe rappresentare una opportunità di cambiamento per molte persone, aiutandole a superare le sfide legate alla fertilità e sostenendo la volontà di diventare genitori. L’obiettivo non è solo quello di aiutare i singoli individui o le coppie, ma anche quello di contribuire a un cambiamento culturale che possa portare a un aumento della natalità, affrontando un tema di rilevanza nazionale e europea.
Così, all’interno di un panorama demografico in evoluzione, iniziative come Fertility Benefit si rivelano strumenti fondamentali per costruire una società più consapevole e attenta alle esigenze familiari. La chiave del successo consisterà nella capacità di Merck di coinvolgere sempre più collaboratori in questo progetto, portando alla luce l’importanza di una tematica così delicata e necessaria per il futuro.