La condotta del ministro al question time: “La mia azione è responsabilità del ministero. Tutti i passeggeri hanno avuto l’opportunità di scendere alla stazione di Ciampino”
Il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha risposto alle polemiche sulla vicenda del treno durante il Question Time alla Camera, affermando che la sua condotta è ascrivibile al ministero e che le polemiche sono pretestuose. La stampa aveva riportato una fermata straordinaria del treno su cui il ministro viaggiava sulla tratta ferroviaria Roma-Napoli.
Lollobrigida ha dichiarato: “Sono certo che, se fossi rimasto comodamente seduto su quel treno, avrei senz’altro trovato qualcuno che avrebbe trovato il modo di accusarmi perché lo Stato non era presente a Caivano”. Il ministro ha spiegato di aver chiesto una fermata straordinaria a causa del ritardo accumulato dal treno, nel pieno rispetto del Regolamento delle Ferrovie dello Stato, avendo esperienza come Assessore regionale ai trasporti.
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Inoltre, il ministro ha sottolineato che la fermata straordinaria non ha causato disagi o costi aggiuntivi per gli utenti e che tutti i passeggeri hanno avuto la possibilità di scendere alla stazione di Ciampino. Lollobrigida ha affermato di aver fatto il suo dovere, sottolineando che la sua presenza a Caivano rappresentava la vicinanza dello Stato in un territorio colpito dalla criminalità.
Il ministro ha citato le parole di un sacerdote simbolo della rinascita di Caivano, che ha dichiarato: “È normale che il ministro Lollobrigida abbia fatto di tutto per esserci a Caivano. Va capito, lo aspettavano comandanti dei carabinieri, esponenti della società civile, sottosegretari, ma soprattutto i cittadini. È bello quando lo Stato dimostra di voler essere così presente”.

