La recente eliminazione di Lorenzo Musetti agli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami, avvenuta il 26 marzo 2025 contro Novak Djokovic, ha riacceso le discussioni sul futuro del giovane tennista toscano. Nonostante il suo attuale sedicesimo posto nella classifica ATP, a un passo dal miglior ranking di sempre, il 15esimo, ottenuto nel giugno del 2023, il match ha messo in luce alcune fragilità del 23enne.
Musetti ha iniziato la partita con un break in apertura, ma non è riuscito a mantenere il ritmo e la continuità necessari per mettere in difficoltà un Djokovic in grande forma, nonostante le sue recenti problematiche fisiche. Il punteggio finale, un netto 6-2, 6-2, ha evidenziato la netta superiorità del serbo, che continua a dimostrarsi uno dei migliori nel circuito. “Dopo un buon inizio, ho faticato a fargli male da fondo campo”, ha dichiarato Musetti a SkySport, ammettendo la forza del suo avversario.
La carriera di Musetti
Lorenzo Musetti ha intrapreso la sua carriera nel tennis professionistico nel 2019, attirando subito l’attenzione per la bellezza e la pulizia dei suoi colpi. Fin dai suoi esordi, le aspettative su di lui sono state elevate. Da numero uno under 18, ha raggiunto la finale degli US Open juniores e ha trionfato agli Australian Open. Tuttavia, una volta entrato nel circuito ATP, ha alternato prestazioni brillanti a momenti di grande difficoltà, rivelando un’insospettabile incostanza.
Nel corso della sua carriera, Musetti ha conquistato due tornei nel 2022: il prestigioso ATP 500 di Amburgo, dove ha battuto Carlos Alcaraz in finale, e il torneo ATP 250 di Napoli, superando Matteo Berrettini. Questi successi lo hanno portato a far parte della squadra italiana di Coppa Davis, con cui ha esordito nel 2021 a Torino in doppio con Fabio Fognini. La squadra ha vinto l’insalatiera nel 2023 e nel 2024, consolidando la sua posizione nel tennis mondiale.
Negli Slam, il suo miglior risultato rimane la semifinale di Wimbledon, dove è stato fermato proprio da Djokovic. Tuttavia, uno dei momenti più significativi della sua carriera è stato il bronzo conquistato alle Olimpiadi di Parigi nel 2024, dove ancora una volta il serbo gli ha negato l’accesso alla finale. Oggi, la sconfitta a Miami riapre il dibattito sull’etichetta di “eterna promessa” che accompagna Musetti, un talento che deve ancora trovare la chiave per esprimere tutto il suo potenziale nei momenti decisivi.