Luciano Spalletti: l’importanza del ruolo di ct della nazionale e la sua dedizione totale

Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, esprime la sua profonda passione per il ruolo, evidenziando l’importanza del calcio nella sua vita e il bilanciamento tra lavoro e famiglia.
Luciano Spalletti: l'importanza del ruolo di ct della nazionale e la sua dedizione totale - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Luciano Spalletti, attuale allenatore della nazionale italiana di calcio, ha recentemente espresso la sua profonda passione per il ruolo che ricopre. Parlando in un’intervista concessa a Vivo Azzurro, piattaforma OTT della Federcalcio, il tecnico ha rivelato come il suo pensiero sia costantemente occupato dall’idea di essere il commissario tecnico . Spalletti ha descritto questa esperienza come una parte fondamentale della sua esistenza, al punto da desiderare di farne menzione sulla propria carta d’identità. Questa affermazione mette in luce non solo l’importanza del calcio nella vita di Spalletti, ma anche la sua dedizione verso la squadra e il popolo italiano.

Il legame emotivo con la nazionale

Per Spalletti, essere ct della nazionale non è semplicemente un lavoro. È una vocazione che coinvolge il cuore e la mente. Le sue parole rivelano un profondo attaccamento al ruolo, potendo affermare che il pensiero di allenare una squadra che rappresenta un’intera nazione riempie ogni momento della sua quotidianità. “Mi addormento pensandoci e ci penso svegliandomi”, ha dichiarato, evidenziando come ogni istante sia dedicato a un obiettivo collettivo. Questa dedizione si riflette anche nel suo approccio alle partite, che non vengono mai sottovalutate.

Un progetto in evoluzione

Spalletti ha anche parlato della necessità di adattare il proprio stile di allenamento. Ha riconosciuto che ci sono aspetti della sua personalità e delle sue idee che devono essere modificate per allinearsi con le esigenze e la leggerezza dei giovani calciatori. La consapevolezza che le partite devono essere affrontate con il giusto peso è un punto centrale del suo pensiero: “Le partite si giocano per non rigiocarle mai più”, ha affermato, sottolineando l’importanza di ciascun incontro e le conseguenze che possono derivare da una sottovalutazione del contesto.

Uno degli obiettivi principali di Spalletti è far sì che i suoi giocatori non soltanto affrontino le partite con la giusta mentalità, ma che comprendano anche l’importanza di ogni momento sul campo. Ogni esperienza, ogni passaggio e ogni gol devono essere percepiti come momenti unici, che non torneranno mai più.

L’equilibrio tra vita professionale e privata

Essere ct comporta anche sacrifici a livello personale. Spalletti ha riflettuto su come il suo ruolo influisca sulla vita familiare. Ha espresso riconoscenza nei confronti della moglie, Tamara Angeli, che riesce a mantenere unita la famiglia nonostante gli impegni incessanti del marito. Il suo sostegno è percepito come fondamentale per gestire le sfide quotidiane legate al calcio e alla vita in generale.

“Quando sei ct, sei ct sempre, ventiquattro ore al giorno”, ha solennemente affermato, trasmettendo il senso di responsabilità che prova nel rappresentare l’Italia. La battaglia tra il dovere professionale e gli affetti personali è un tema frequentemente affrontato da chi lavora nel mondo dello sport, e Spalletti non fa eccezione. Riconoscere il ruolo della famiglia permette di bilanciare le pressioni esterne e le esigenze interne, creando un background solido per affrontare l’alta competizione.

La dedizione e la passione di Luciano Spalletti verso il suo lavoro e la sua famiglia offrono uno spaccato reale di ciò che significa assumere la responsabilità di guidare una nazionale di calcio, un compito che richiede non solo abilità tecniche, ma anche una forte dose di cuore, impegno e resilienza.

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