Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato negli Stati Uniti insieme alla moglie, Olena, per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e per una visita a Washington. Durante la sua visita, Zelensky parteciperà a riunioni importanti come il Summit sugli SDG e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, oltre a colloqui bilaterali. L’Ucraina presenterà una proposta concreta agli stati membri dell’ONU per rafforzare il principio di integrità territoriale e migliorare la capacità delle Nazioni Unite di contrastare e fermare l’aggressione.
Zelensky ha annunciato di incontrare il presidente statunitense Joe Biden, i leader delle Camere e dei partiti del Congresso degli Stati Uniti, la leadership militare, le imprese americane, i giornalisti e i membri della comunità ucraina. Durante questi incontri, esprimerà gratitudine agli Stati Uniti per il loro aiuto nella lotta dell’Ucraina per l’indipendenza e la libertà.
Nel frattempo, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 400 milioni di euro per l’Ucraina. Tuttavia, non ha confermato l’invio dei missili Taurus richiesti dall’Ucraina. Il pacchetto di aiuti includerà principalmente munizioni, veicoli protetti, sistemi di sminamento, abbigliamento militare invernale e generatori.
Pistorius ha evitato di rispondere alla domanda riguardante i missili Taurus, dichiarando che il governo tedesco sta ancora valutando la consegna. Nel frattempo, il Gruppo di Contatto di Ramstein si riunirà per discutere sulla fornitura di armi all’Ucraina, con la partecipazione prevista del capo del Pentagono, LLoyd Austin. Pistorius non potrà partecipare all’incontro a causa di una positività al Covid-19.
Nel frattempo, l’Ucraina ha presentato un ricorso presso l’Organizzazione mondiale del Commercio (WTO) contro Polonia, Slovacchia e Ungheria, per le loro restrizioni all’importazione di grano ucraino. Questi tre Paesi hanno deciso di imporre restrizioni dopo che la Commissione europea ha scelto di non estendere le restrizioni alle importazioni di grano ucraino in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. L’Ucraina intende dimostrare che i singoli stati membri non possono vietare le importazioni di merci ucraine. Gli agricoltori dei tre Paesi dell’UE sostengono che l’afflusso di grano ucraino attraverso i loro Paesi danneggia la loro economia agricola. La disputa è particolarmente delicata in Slovacchia e Polonia, in vista delle rispettive elezioni il 30 settembre e il 15 ottobre.