Controversia sui diritti dei passeggeri aerei in Europa
L’Unione Europea si trova attualmente al centro di una questione che potrebbe trasformare radicalmente i diritti dei passeggeri aerei. Nel 2025, la Polonia, che detiene la presidenza dell’Unione, sta considerando una proposta che potrebbe rappresentare un vero e proprio colpo di scena per i viaggiatori. Si discute di un possibile aumento del limite di attesa per ottenere un risarcimento in caso di ritardi aerei, passando dalle attuali tre ore a cinque. Se questa modifica venisse approvata, le conseguenze sui diritti dei passeggeri sarebbero significative.
Normativa attuale e richieste delle compagnie aeree
La normativa vigente, introdotta nel 2005, garantisce ai viaggiatori un risarcimento per ritardi superiori a tre ore. Tuttavia, le compagnie aeree hanno da tempo manifestato la necessità di rivedere questa regola, sostenendo che i costi legati ai risarcimenti sono troppo elevati. Secondo le stime, nel 2024, circa il 2% di tutti i voli in Europa ha subito ritardi che rientrano nelle attuali normative, comportando un costo complessivo di circa 2 miliardi di euro per le compagnie aeree. Se il limite venisse esteso a cinque ore, questi ritardi, considerati gravi, potrebbero diventare meno problematici.
Preoccupazioni delle associazioni dei consumatori
Le associazioni dei consumatori sono in allerta e avvertono che, qualora la proposta venisse approvata, circa l’85% dei passeggeri attualmente aventi diritto a un risarcimento potrebbe rimanere escluso. Infatti, la maggior parte dei ritardi è inferiore alle cinque ore, il che implica che molti viaggiatori non avrebbero più diritto a un indennizzo. Questo cambiamento potrebbe essere interpretato come un favore alle compagnie aeree, che da anni richiedono una revisione delle normative sui risarcimenti.
Implicazioni per i diritti dei passeggeri
La situazione si presenta complessa e suscita preoccupazioni tra i viaggiatori. Da un lato, le compagnie aeree cercano di contenere i costi, mentre dall’altro i diritti dei passeggeri potrebbero subire un duro colpo. La proposta polacca non è solo una questione di numeri, ma tocca profondamente la fiducia dei consumatori nelle istituzioni europee e nelle compagnie aeree. La discussione è aperta e le prossime settimane saranno cruciali per determinare quale direzione prenderà l’Unione Europea in questo delicato ambito.