Il governo ha approvato una legge di bilancio da 28 miliardi di euro, di cui 15,7 miliardi coperti in extra deficit, 5 miliardi dai tagli di bilancio, 2,5-2,6 miliardi dalle rimodulazioni di spese anticipate al 2023 e 4 miliardi risparmiati dal fondo per la riduzione fiscale. Le risorse saranno destinate al taglio del cuneo fiscale, all’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, al rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e ad altre risorse. Il governo ha chiesto ai parlamentari di non presentare emendamenti.

Privatizzazioni: i fondi che entreranno nelle casse dello Stato

Le privatizzazioni dovrebbero portare all’1% del PIL nei prossimi tre anni. La prima tranche di entrate potrebbe arrivare nel 2024 dalla vendita di Ita. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che spera che entro la fine di ottobre venga dato il via libera dall’UE per finalizzare l’operazione. Anche l’operazione Mps si dovrebbe chiudere il prossimo anno, mentre altre privatizzazioni richiedono più tempo.

“Programma ambizioso, grandissima serietà”

Il ministro Giorgetti ha sottolineato che il governo ha un programma ambizioso e prenderà decisioni con grande serietà. La legge di bilancio è stata gestita con prudenza e ha già dato risultati positivi per i conti pubblici italiani. Non sono previste misure per lo sconto in fattura o interventi sotto l’ombrello della pace fiscale.

Variabili esterne da monitorare

Il governo sta monitorando alcune variabili esterne che potrebbero influenzare l’economia italiana, come i conflitti tra Russia-Ucraina e Israele-Palestina. Nel settore dell’energia, le previsioni erano favorevoli per un ritorno alla normalizzazione dei prezzi, ma la situazione potrebbe volgere in senso negativo.

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