Mare, Urso: Il settore marittimo contribuisce per 65 miliardi al Pil

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente partecipato al Festival del Mare, sottolineando l’importanza cruciale del mare per l’Italia. In un video messaggio, il Ministro ha evidenziato come il mare sia un elemento fondamentale per i territori italiani, la cultura e l’economia del paese.

Secondo Urso, il settore marittimo contribuisce per ben 65 miliardi di euro al Pil italiano e sta mostrando segni di ripresa dopo la pandemia. L’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per il valore aggiunto nel settore della cantieristica navale, del turismo costiero e delle risorse marine non biologiche.

Il Ministro ha inoltre sottolineato che le imprese attive nella blue economy sono circa 230.000, con un fatturato di oltre 137 miliardi di euro e forniscono lavoro a circa 900.000 persone. Questi dati dimostrano l’importanza strategica del mare per l’economia italiana.

Il governo italiano dedica particolare attenzione al mare

Il governo italiano ha deciso di dare una particolare enfasi al mare, tanto da creare un dicastero dedicato a questo settore. Si tratta di una scelta senza precedenti nella storia della Repubblica italiana.

Questa decisione dimostra l’impegno del governo nel sostenere e promuovere il settore marittimo, riconoscendone l’importanza strategica per l’economia del paese. Il mare rappresenta una risorsa fondamentale per l’Italia, sia dal punto di vista economico che culturale.

Nuove misure per agevolare la navigazione e sostenere i natanti

Il Ministro Urso ha annunciato alcune nuove misure volte a facilitare la navigazione e sostenere i natanti italiani. Una delle principali novità riguarda la riduzione dei tempi per il rilascio delle licenze di navigazione per le unità nuove di prima immatricolazione.

Grazie a questa misura, i tempi per ottenere le licenze saranno ridotti da 60 a soli sette giorni, semplificando così l’iscrizione con bandiera italiana. Inoltre, sono state definite le documentazioni necessarie per consentire la navigazione delle imbarcazioni con scafi inferiori ai 10 metri nelle acque di altri paesi europei.

Queste nuove misure mirano a favorire il settore marittimo italiano, agevolando la navigazione e promuovendo lo sviluppo delle imprese che operano nel settore. Il governo italiano si impegna a sostenere e valorizzare il mare come risorsa strategica per l’economia del paese.