Margherita Asta lancia il progetto per trasformare il futuro attraverso la memoria del passato

Margherita Asta promuove memoria e giustizia per le vittime delle mafie, invitando a un impegno continuo nella lotta contro la criminalità organizzata e per il riconoscimento della verità.
"Margherita Asta presenta un progetto innovativo per unire memoria storica e futuro sostenibile." "Margherita Asta presenta un progetto innovativo per unire memoria storica e futuro sostenibile."
margherita asta presenta un innovativo progetto per unire memoria e futuro, ispirando nuove generazioni attraverso la storia

Margherita Asta: Un simbolo di resilienza e memoria

Margherita Asta, figura di spicco nella lotta contro le mafie , ha recentemente avviato un progetto ambizioso volto a trasformare il futuro attraverso la memoria del passato . La sua vita è indissolubilmente legata alla tragica strage di Pizzolungo , avvenuta nel 1985, che portò via sua madre e i suoi due fratelli, Barbara Rizzo e i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta. L’orrendo evento si verificò quando un’auto carica di esplosivo, destinata a colpire il magistrato Carlo Palermo, uccise tre innocenti mentre si recavano a scuola. Margherita, allora solo una bambina di dieci anni, si trovava fortunatamente altrove, un evento che ha segnato il suo destino.

Un messaggio di speranza e verità

In preparazione della ‘XXX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’ , che si terrà a Trapani il 21 marzo, Margherita ha condiviso la sua visione con l’Adnkronos. “Domani cammineranno con me”, ha dichiarato, riferendosi a sua madre e ai suoi fratelli, “perché la verità è un diritto che non viene riconosciuto all’80% delle vittime innocenti delle mafie”. La sua missione è chiara: ricordare per non dimenticare e garantire che simili atrocità non si ripetano mai più.

Un impegno per la giustizia

Oggi adulta e attiva nel mantenere viva la memoria delle vittime, Margherita ha dedicato la sua vita a sensibilizzare l’opinione pubblica. “Sono passati 40 anni dalla strage”, ha affermato, “e ho scelto di vivere il mio dolore non come un peso, ma come una responsabilità “. La sua testimonianza è diventata un faro di speranza per molti, un modo per onorare chi ha perso la vita a causa della violenza mafiosa . “Non mi sono mai sentita sola”, ha aggiunto, “e ho trovato nel mio impegno un modo per dare un senso a tutto questo”.

La necessità di verità e giustizia

La storia di Margherita rappresenta un forte richiamo alla verità e alla giustizia . Nonostante i progressi, sottolinea che il diritto alla verità rimane un obiettivo lontano per molte famiglie. “Più dell’80% dei familiari non sa perché sono stati privati dei loro cari”, ha spiegato, evidenziando l’urgenza di processi giusti e tempestivi. “Siamo per una giustizia che arrivi in tempi brevi”, ha affermato, riconoscendo l’impegno di molti magistrati nel far emergere la verità.

Un corteo di memoria e impegno

Il 21 marzo, oltre 500 familiari delle vittime innocenti delle mafie parteciperanno a un corteo a Trapani, insieme a sindacati e associazioni, per commemorare le vite spezzate dalla criminalità organizzata . “Chi parla di passerelle non ha capito nulla”, ha dichiarato Margherita con fermezza. “Leggeremo nomi che rappresentano storie, famiglie travolte dal sistema mafioso. Non si tratta di mera retorica, ma di rendere omaggio a chi ha sofferto”.

Un impegno continuo per il futuro

Margherita ha chiarito che la Giornata del 21 marzo non è solo un evento simbolico, ma un punto di partenza per un impegno continuo . “È un momento di memoria che deve alimentare l’impegno per tutto l’anno”, ha concluso, sottolineando l’importanza di riflessione e cultura per promuovere il cambiamento. La sua voce, carica di emozione e determinazione, continua a ispirare molti a non dimenticare e a lottare per un futuro migliore.

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