“Marina Ovsyannikova, giornalista condannata dopo protesta in diretta contro la guerra in Ucraina in Russia”

La giornalista russa Marina Ovsyannikova è stata condannata a otto anni e mezzo di reclusione per interrompere le trasmissioni televisive di 1Tv come forma di protesta contro la guerra in Ucraina. Ovsyannikova aveva esposto un cartello con scritto “Fermate la guerra” alle spalle di una collega che stava facendo una diretta. La giornalista, nel frattempo, si era rifugiata all’estero.

La Corte ha stabilito che Ovsyannikova dovrà scontare la sua pena in una “colonia correzionale” per “diffusione di notizie false”. Inoltre, le è stato proibito per quattro anni di “partecipare ad attività legate alla gestione di pagine web di organi di informazione e telecomunicazione”. Secondo la Corte, Ovsyannikova aveva diffuso video e fotografie nel luglio 2022 che contenevano “informazioni false” riguardo alle operazioni dei militari russi in Ucraina.

Le autorità russe avevano emesso un ordine di cattura contro Ovsyannikova nell’ottobre dello scorso anno, quando era fuggita all’estero mentre si trovava agli arresti domiciliari. Prima della condanna alla reclusione, la giornalista aveva ricevuto diverse ammende con l’accusa di agire contro gli interessi dell’esercito russo. Dopo la protesta in diretta, le era stata inflitta un’ammenda di 255 euro “per manifestazione non autorizzata” e successivamente licenziata.

Queste sono le informazioni principali riguardanti la condanna di Marina Ovsyannikova, la quale ha dovuto affrontare conseguenze legali e restrizioni sulla sua attività professionale a seguito di una manifestazione contro la guerra in Ucraina durante una diretta televisiva.