Mattarella: la retorica nucleare russa è inaccettabile e minaccia il disarmo globale

Mattarella avverte sulla minaccia della retorica nucleare russa e sottolinea l’importanza della memoria storica per prevenire future atrocità e garantire pace e sicurezza globale.
"Mattarella critica la retorica nucleare russa, sottolineando la minaccia al disarmo globale." "Mattarella critica la retorica nucleare russa, sottolineando la minaccia al disarmo globale."
Mattarella condanna la retorica nucleare russa, sottolineando i rischi per il disarmo globale nel 2025

Mattarella e la retorica nucleare della Russia

Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha lanciato un allarme riguardo alla crescente retorica nucleare della Federazione Russa, definendola “irresponsabile” e una seria minaccia per il disarmo globale. Durante un incontro a Hiroshima con l’Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari, ha messo in evidenza la necessità di affrontare queste derive pericolose.

La condanna italiana alla retorica nucleare

Mattarella ha sottolineato come le minacce della Russia nei confronti dell’Ucraina alimentino una narrativa pericolosa, in cui gli ordigni nucleari vengono percepiti come strumenti normali per risolvere i conflitti. “Questa visione è inaccettabile”, ha affermato, avvertendo che tali posizioni possono condurre a una distruzione totale. La Repubblica Italiana si è quindi schierata con fermezza contro tali atteggiamenti, riconoscendo l’urgenza di un’azione collettiva che coinvolga tutte le potenze nucleari.

In un contesto in cui l’architettura del disarmo e della non proliferazione è in pericolo, il presidente ha avvertito che le retoriche irresponsabili e le guerre attuali minacciano il futuro dell’umanità. “Trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati”, ha dichiarato, esprimendo preoccupazione per l’idea di militarizzare lo spazio extra-atmosferico, compromettendo la cooperazione pacifica.

Il ruolo della memoria e della responsabilità

Nel suo intervento, il presidente ha anche affrontato il tema della memoria storica, sottolineando l’importanza di non dimenticare gli orrori della devastazione nucleare. “La storia scritta sui libri non riesce a esprimere le cicatrici che voi portate”, ha detto ai sopravvissuti, evidenziando come le loro testimonianze siano fondamentali per la coscienza collettiva. Ha avvertito che la scomparsa dei testimoni diretti di quegli eventi tragici potrebbe portare all’oblio e al ripetersi di simili atrocità.

Mattarella ha ribadito che la memoria rappresenta una forma di resistenza contro l’ignoranza e un’educazione alla pace e alla dignità umana. “La vostra esperienza deve essere tramandata alle future generazioni”, ha esortato, affinché non si illudano che il passato sia solo un’ombra lontana.

La questione della Corea del Nord

Inoltre, il presidente ha criticato l’atteggiamento della Corea del Nord, esortando Pyongyang ad abbandonare immediatamente il proprio programma nucleare e missilistico. Ha sottolineato l’importanza di impegnarsi nella denuclearizzazione della penisola coreana, in un contesto già segnato da conflitti e tensioni.

Mattarella ha concluso il suo intervento a Hiroshima con un appello alla responsabilità collettiva, invitando le nazioni a collaborare per garantire un futuro di pace e sicurezza, lontano dalle minacce nucleari.

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