Mattarella: la vittoria contro la mafia è possibile grazie al nostro impegno comune

giornata nazionale della memoria e dell’impegno: un richiamo alla lotta contro le mafie e alla ricerca di giustizia per le vittime in Italia.
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Mattarella sottolinea l'importanza dell'impegno collettivo nella lotta contro la mafia, evidenziando che la vittoria è possibile

Giornata nazionale della memoria e dell’impegno

Il 21 marzo 2025 segna la celebrazione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in onore delle vittime delle mafie, un’importante occasione per riflettere sull’impatto devastante della criminalità organizzata in Italia. A Trapani, oltre 500 familiari delle vittime, provenienti da regioni come Calabria, Campania, Puglia e anche dal Nord Italia, hanno partecipato a un corteo. In prima fila, il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, ha guidato la manifestazione con un messaggio di speranza e determinazione.

Il messaggio del presidente della Repubblica

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha evidenziato l’importanza di questa giornata, definendola un “giorno solenne di ricordo e di impegno civile”. Ha sottolineato che la lotta contro le mafie è un dovere di ogni cittadino, un impegno che deve riflettersi nella vita quotidiana e nelle istituzioni. “La mafia può essere vinta. Dipende da noi”, ha affermato Mattarella, esprimendo fiducia nella capacità del popolo italiano di superare indifferenza e rassegnazione.

Il riconoscimento della presidente del Consiglio

In un messaggio condiviso su X, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha reso omaggio alle vittime innocenti delle mafie, affermando che “l’Italia e le sue Istituzioni si inchinano davanti al sacrificio di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata”. Meloni ha ribadito l’urgenza di combattere le mafie, considerandole un nemico della democrazia e un’offesa alla dignità della Nazione. “Onorare il sacrificio delle vittime significa agire per rafforzare la giustizia e garantire la sicurezza di tutti”, ha aggiunto.

La voce di don Ciotti

Durante il corteo a Trapani, don Ciotti ha richiamato l’attenzione sul fatto che l’80% dei familiari delle vittime di mafia non ha ancora ottenuto verità e giustizia. “Hanno bisogno di sapere”, ha dichiarato, sottolineando l’urgenza di un impegno forte da parte delle istituzioni. Lungo il percorso del corteo, i nomi delle vittime sono stati scanditi, un gesto simbolico per mantenere viva la loro memoria e il loro sacrificio.

Un appello all’azione

Questa giornata non è solo un momento di commemorazione, ma rappresenta anche un appello all’azione. La lotta contro le mafie richiede un impegno collettivo, unendo le forze di cittadini, istituzioni e associazioni. La memoria delle vittime deve guidare ogni passo verso un futuro libero dalla violenza e dall’oppressione.

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