Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un forte monito riguardo ai rischi connessi ai dazi commerciali , esprimendo preoccupazione per le possibili ripercussioni sulle eccellenze italiane. Durante il suo intervento al Forum della Cultura dell’olio e del vino, svoltosi il 22 marzo 2025, il Capo dello Stato ha denunciato i “protezionismi immotivati” che potrebbero danneggiare settori vitali per l’economia del nostro Paese.
Le parole del Capo dello Stato
Mattarella ha dipinto un quadro di incertezze future , avvertendo che “nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte”. Ha messo in evidenza come una chiusura dei mercati , alimentata da tendenze autarchiche , potrebbe compromettere seriamente l’industria del vino e dell’ olio . “Produrre per l’auto-consumo”, ha dichiarato, “riporterebbe l’Italia all’agricoltura dei primi anni del Novecento”. Ha anche sottolineato che le associazioni di produttori hanno giustamente espresso preoccupazione per l’ export , un elemento cruciale della nostra economia.
In aggiunta, il Presidente ha avvertito che le politiche protezionistiche potrebbero avvantaggiare i prodotti del fenomeno noto come “italian sounding”, che sfrutta l’immagine dell’ italianità senza garantirne la qualità . “Non possiamo immaginare”, ha continuato, “che i consumatori di altri continenti rinuncino a sapori che hanno imparato ad apprezzare”.
Commerci e interdipendenza: garanzia di pace
Mattarella ha poi sottolineato l’importanza dei commerci e dell’ interdipendenza come pilastri fondamentali per la pace . “Nella storia, la contrapposizione tra mercati ostili ha condotto a conflitti ben più gravi”, ha affermato. Secondo il Presidente, mercati aperti favoriscono una rete di collaborazioni che, nel comune interesse, proteggono la pace . “I vostri settori”, ha evidenziato, “sono consapevoli di quanto l’impegno verso la qualità e la salubrità degli alimenti possa apportare benefici ai comparti agricoli italiani, aumentando il valore delle produzioni e aprendo nuovi mercati all’estero”.
Il Presidente ha messo in risalto come il settore agroalimentare , insieme alla cultura , al design e alla tecnologia , rappresenti un veicolo di attrattiva per il modello di vita italiano nel mondo.
Le cifre dell’export italiano: indice di qualitÃ
Infine, Mattarella ha condiviso dati significativi riguardanti l’ export italiano. Ha ricordato che l’Italia è il secondo produttore mondiale di olio d’oliva, con un valore di export che si aggira intorno ai 3 miliardi di euro. Per quanto concerne il vino , il valore dell’imbottigliato ha superato nel 2024 i 14 miliardi di euro, con un export di quasi 8 miliardi, di cui il 90% rappresentato da denominazioni di qualità . “Queste cifre”, ha affermato, “sono il risultato del vostro impegno e meritano di essere sottolineate”.
Mattarella ha concluso evidenziando l’importanza delle filiere , che uniscono territori, saperi e professionalità , creando un valore immateriale che va oltre il semplice prodotto. Questi elementi sono vitali per le comunità , spesso gravate da problemi legati all’abbandono delle terre, e rappresentano un patrimonio da tutelare e valorizzare.