La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è pronta a partecipare a un vertice di grande importanza che si terrà domani, giovedì 27 marzo 2025, all’Eliseo di Parigi. Questo incontro, focalizzato sulla pace e sulla sicurezza in Ucraina, vedrà la partecipazione di oltre 30 leader dei cosiddetti “Paesi volenterosi”, un gruppo che include nazioni dall’Europa al Commonwealth e fino all’Asia.
In continuità con le posizioni già espresse nelle ultime settimane, Meloni ribadirà il fermo rifiuto dell’Italia all’invio di truppe europee in Ucraina, considerata un’opzione non solo rischiosa, ma anche poco efficace per risolvere il conflitto. Questa posizione è stata già comunicata in diverse sedi internazionali, tra cui il Consiglio europeo di Bruxelles del 20 marzo. Tuttavia, il governo italiano non esclude la possibilità di una missione di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, ma solo a seguito di un accordo tra Russia e Ucraina. Questa condizione, ripetuta più volte da Meloni e dai membri del suo esecutivo, sottolinea l’intento dell’Italia di sostenere il processo di pace senza intraprendere azioni unilaterali.
Il dialogo tra gli alleati occidentali
Un altro obiettivo cruciale per Meloni è mantenere unito il fronte occidentale, evitando divisioni tra Stati Uniti e Unione Europea. In un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da tensioni e divergenze strategiche, in particolare riguardo ai dazi, la premier continuerà a promuovere il dialogo tra gli alleati. Secondo Meloni, è essenziale una risposta coordinata e unitaria per affrontare la crisi ucraina. Nel frattempo, si stanno intensificando i contatti diplomatici per organizzare una missione della premier negli Stati Uniti, dove ha espresso il desiderio di incontrare Donald Trump. “Prima o poi andrò alla Casa Bianca, non so ancora la data”, ha dichiarato Meloni la settimana scorsa, a margine del Consiglio Ue.
Tajani e il botta e risposta a distanza con Salvini
Sul fronte interno, le recenti tensioni tra Forza Italia e Lega riguardo alla politica estera sembrano aver trovato un momento di calma grazie all’invito della premier a mantenere toni pacati. Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, ha affermato: “Non c’è bisogno di chiarimenti in Cdm. Siamo tre forze politiche alleate, e pur avendo posizioni diverse su alcune questioni, la lealtà non deve mancare”. Le dichiarazioni di Matteo Salvini continuano a essere monitorate, ma in Fratelli d’Italia si tende a sminuire l’idea di un’escalation del leader leghista. “La burrasca tra Fi e Lega? È solo una tempesta in un bicchiere d’acqua… La compattezza della maggioranza non è in discussione”, hanno commentato fonti autorevoli di Via della Scrofa.
Le elezioni regionali
Il centrodestra si confronta attualmente sul tema delle elezioni regionali, con particolare attenzione al Veneto, dove è ancora da definire il successore di Luca Zaia. Nonostante le discussioni in corso, non è stato raggiunto alcun accordo sulla candidatura che prenderà il posto del governatore leghista. La questione veneta è uno dei temi più caldi all’interno della coalizione, ma il confronto è stato rinviato a dopo il congresso della Lega. Raffaele Speranzon, senatore e vice capogruppo di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che la data delle elezioni non è un tema divisivo e che l’attenzione è rivolta a trovare un programma condiviso con gli alleati. “Che si voti in primavera, autunno o inverno ci interessa meno rispetto ai contenuti dell’azione politica”, ha aggiunto, sottolineando che il partito non si sottrarrà alle sue responsabilità .
Il nodo dei migranti
La questione dei migranti rimane centrale in vista del prossimo Consiglio dei ministri, previsto per venerdì, durante il quale si attende l’approvazione di un nuovo decreto riguardante l’Albania. Questo provvedimento prevede la trasformazione dei due hotspot sul territorio albanese in Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr). Ieri, Meloni ha discusso di “partenariato Sud”, Africa e del Piano Mattei in un incontro con il Commissario europeo per i partenariati internazionali, Josef Sikela, in visita in Italia. Dopo il vertice di domani, la premier incontrerà il presidente polacco Andrzej Duda a Palazzo Chigi, mentre sabato interverrà al congresso nazionale di Azione.