Meritocrazia Italia suggerisce una società pubblica per gestire Starlink in Italia

Italia approva legge innovativa per gestire Starlink, affrontando sfide di sicurezza nazionale e proponendo misure per potenziare l’economia spaziale e la sovranità digitale in Europa.
"Meritocrazia Italia propone una gestione pubblica di Starlink in Italia per migliorare l'accesso a Internet." "Meritocrazia Italia propone una gestione pubblica di Starlink in Italia per migliorare l'accesso a Internet."
Meritocrazia Italia propone la creazione di una società pubblica per la gestione di Starlink in Italia, promuovendo l'accesso equo a internet satellitare

Meritocrazia Italia e la gestione pubblica di Starlink

Il dibattito su Starlink si intensifica, con opinioni divergenti che mettono in luce preoccupazioni per la sicurezza nazionale e accuse di subordinazione agli interessi statunitensi. In questo panorama, l’Italia emerge come un pioniere in Europa, avendo recentemente approvato una legge innovativa sull’economia spaziale. Il 6 marzo 2025, la Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge che ora attende l’esame del Senato.

Il nuovo disegno di legge

Questa normativa offre l’opportunità a imprese dell’Unione Europea e dei Paesi della NATO, inclusa SpaceX, di accedere a una riserva di capacità nazionale, gestita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le aziende interessate dovranno presentare una richiesta all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che valuterà vari requisiti, tra cui sicurezza e sostenibilità ambientale. Solo dopo questa valutazione, la richiesta sarà inoltrata al MIMIT e al Comitato interministeriale sullo spazio, i quali decideranno sull’autorizzazione, previa corresponsione di un contributo economico stabilito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Le sfide europee

Meritocrazia Italia ha evidenziato che l’Europa è ancora in ritardo rispetto a Starlink, non avendo attualmente alternative valide. Le infrastrutture necessarie per competere richiedono tempi di sviluppo prolungati, e soluzioni come Eutelsat e OneWeb non si avvicinano nemmeno al modello operativo di SpaceX, che ha già lanciato circa 7.000 satelliti e prevede di arrivare a 42.000. L’Unione Europea è ben lontana dal raggiungere tali numeri; secondo un rapporto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la creazione di una costellazione di satelliti geostazionari e in orbita bassa richiederebbe investimenti di almeno sei miliardi di euro e un periodo di sviluppo di cinque-sette anni.

Il programma Iris2, concepito per offrire un’alternativa a Starlink, ha ricevuto un finanziamento iniziale di 2,4 miliardi di euro, ma il primo lancio previsto nel 2025 appare incerto. Anche se dovesse avvenire, il piano prevede solo 290 satelliti, un numero ben al di sotto delle capacità attuali di Starlink.

Proposte di Meritocrazia Italia

Per affrontare queste sfide, Meritocrazia Italia ha presentato un piano articolato che include diverse misure. Tra queste, la revisione del diritto di occupazione dello spazio aereo nazionale e la definizione di soglie massime di occupazione orbitale, per evitare che pochi attori monopolizzino le infrastrutture critiche. Si propone anche la creazione di una società a partecipazione pubblica, denominata Starlink Italia Space Spa, per gestire l’infrastruttura satellitare che occupa lo spazio italiano, garantendo una funzione pubblica alla rete.

Inoltre, è fondamentale rafforzare la sovranità digitale degli Stati, affinché nessuna nazione dipenda da una rete privata per le proprie comunicazioni strategiche. Meritocrazia Italia suggerisce anche una mappatura e regolamentazione delle infrastrutture satellitari private, per analizzare l’impatto di Starlink sul mercato e sulla sicurezza nazionale.

Infine, si propone la creazione di un consorzio pubblico-privato europeo per le telecomunicazioni satellitari, che favorisca una rete autonoma di aziende europee, riducendo la dipendenza da attori extraeuropei. Investimenti in vettori di lancio e infrastrutture spaziali sono essenziali, dato che SpaceX controlla oltre il 70% del mercato globale dei lanci commerciali. L’Europa deve potenziare i suoi programmi, come Vega C, e accelerare progetti alternativi già in discussione a livello UE ed ESA.

Meritocrazia Italia conclude affermando che l’Italia è già un protagonista nel settore spaziale, con programmi come Cosmo-SkyMed, e che aziende come Thales Alenia Space dimostrano la competitività dell’industria nazionale. Accelerare il programma Iris2 è cruciale per offrire un’alternativa credibile a Starlink.

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