Migranti: ispezione al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Macomer prima del progetto di espansione

Questa mattina si è svolto un sopralluogo al Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Macomer, in cui è in procinto di iniziare l’ampliamento della struttura per incrementare il numero di posti da 50 a 100. L’intervento è stato autorizzato dal governo Meloni e sarà eseguito da una ditta romana vincitrice della gara d’appalto indetta dal ministero dell’Interno, con la supervisione di Invitalia. Durante la visita erano presenti il prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, il questore di Nuoro, Alfonso Polverini, e i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Nuoro, Elvio Savino Labagnara e Alessandro Ferri. Tutti sono stati accolti dal sindaco di Macomer, Riccardo Uda.

I lavori prevedono la trasformazione delle celle dell’ex carcere in stanze con due o tre posti, al fine di aumentare la capacità operativa del centro. Il raddoppio del Cpr di Macomer era già previsto in un accordo firmato nel 2018 tra il ministero dell’Interno, la Regione e il comune di Macomer e ora è stato inaspettatamente messo in atto a causa dell’emergenza migranti, al fine di distribuire gli arrivi in diverse aree del paese.