La Borsa di Milano chiude la giornata con un rosso di -0,57%, subendo la pressione delle banche, mentre altri settori mostrano segni di vitalità . A Piazza Affari, il nervosismo si fa sentire, rendendo il listino milanese il peggiore tra le borse europee. I movimenti sulle azioni risentono delle tensioni economiche e delle notizie finanziarie in arrivo dal governo statunitense, che potrebbero alterare le prospettive di crescita per alcuni settori chiave.
Risultati contrastanti tra i settori
Nel panorama della Borsa italiana, spicca la performance di Prysmian, che guadagna il 3,4%. Le aspettative di investimenti in infrastrutture legate all’intelligenza artificiale, in parte alimentate dalle recenti dichiarazioni di Donald Trump, stanno alimentando un clima di ottimismo per l’azienda. Allo stesso tempo, il settore della difesa mostra segni di forza, con il titolo Leonardo in aumento dell’1,6%. Altri nomi come Iveco, Amplifon, Cucinelli e Moncler continuano a performare bene, rispecchiando la resilienza del settore del lusso, migliorato da previsioni più favorevoli su dazi e tariffe.
Molto frenata appare Snam, che chiude con un aumento marginale dello 0,07% nonostante abbia presentato un piano ambizioso con investimenti previsti di 12,4 miliardi fino al 2029. Questo piano mira a sostenere la crescita della società nel lungo termine, ma sembra non aver suscitato l’interesse degli investitori in questa fase.
Andamento negativo per le utility e le banche
Le vendite sul comparto delle utility hanno segnato un evidente calo, con A2A che ha ceduto il 2,9% e Hera il 2%. Anche Saipem, Enel ed Eni hanno chiuso in negativo, segnando rispettivamente perdite dell’1,6%, dell’1,5% e dello 0,4%. Le banche, già sotto pressione, non hanno visto sviluppi incoraggianti, con Mps in calo del 2,3% e Banco Bpm in ribasso dell’1,6%. Unicredit ha fatto sentire il suo peso con un calo dello 0,9%, insieme a Bper e Intesa, entrambe con perdite dell’1,5%.
Campari e Nexi hanno registrato un day off, chiudendo in perdita del 2% e dell’1,8%. La situazione di Tim non è migliore, con un calo dello 0,7%, in un contesto di incertezze legate a un possibile risarcimento di 1 miliardo per un contenzioso risalente al 1998, mentre STM ha chiuso in ribasso dello 0,6%.
Le piccole e medie imprese mostrano resilienza
Per quanto riguarda le società a minor capitalizzazione, segnali interessanti provengono da Lu-Ve e Carel Industrie. Lu-Ve ha registrato un incremento del 3,4%, evidenziando una solidità considerando il contesto generale. Carel Industrie ha seguito con un aumento dello 0,9%, suggerendo che, nonostante le circostanze avverse, ci siano ancora opportunità da cogliere nel mercato.
La seduta ha quindi evidenziato un contrasto significativo tra i settori, con alcuni che si affermano nonostante le sfide economiche. L’andamento generale di Piazza Affari, nel complesso, rappresenta un riflesso di un mercato in evoluzione, influenzato da dinamiche interne e internazionali che continuano a definire il corso dell’economia italiana.