Milano chiude in rosso con un calo del 3,6% a causa dei dazi su Tenaris e Saipem

piazza affari chiude in forte calo, con l’indice ftse mib a -3,6% e pesanti perdite nei settori acciaio, lusso e banche.
"Grafico della Borsa di Milano in calo del 3,6% a causa dei dazi su Tenaris e Saipem." "Grafico della Borsa di Milano in calo del 3,6% a causa dei dazi su Tenaris e Saipem."
Milano registra un calo del 3,6% nel 2025, influenzata dai dazi su Tenaris e Saipem

Chiusura negativa per piazza affari

La seduta di oggi per Piazza Affari si è rivelata decisamente negativa, con l’indice Ftse Mib che ha registrato un calo del 3,6%, chiudendo a 37.070 punti. Il volume degli scambi ha raggiunto un picco storico, superando i 5,56 miliardi di euro. Lo spread tra i titoli di stato italiani e i Bund tedeschi è rimasto stabile a 112,2 punti, mentre il rendimento dei Btp è sceso di 4,3 punti, attestandosi al 3,77%. Il rendimento dei Bund ha visto una diminuzione di 7 punti, portandosi al 2,65%.

Impatto delle nuove tariffe

Le recenti tariffe sull’acciaio hanno avuto un effetto devastante su aziende come Tenaris e Saipem, i cui titoli sono crollati rispettivamente del 9,85% e del 9,2%. A pesare sul mercato è stato anche il forte calo del prezzo del greggio, sceso di oltre il 7%, e del gas, che ha visto una flessione di quasi il 5%. STM ha chiuso con un significativo ribasso del 8,32%, a causa delle preoccupazioni relative a possibili misure restrittive sui semiconduttori. Anche Prysmian, con parte della produzione negli Stati Uniti, ha subito un calo del 6,28%, influenzata dalle nuove tariffe sull’alluminio importato.

Settore del lusso e banche in difficoltà

Il settore del lusso non è stato immune da queste pressioni, con marchi come Cucinelli (-7,65%), Moncler (-3,97%) e Ferragamo (-7,34%) che hanno registrato perdite significative. Anche le banche hanno risentito della paura di una possibile recessione, con Unicredit e Intesa che hanno chiuso entrambe a -6,96%. Altre istituzioni come Popolare Sondrio (-6,94%), Bper (-6,5%), Banco Bpm (-5,59%) e Mps (-3,76%) hanno seguito la stessa sorte. Stellantis ha chiuso a -8,06%, mentre Ferrari ha mostrato una certa resilienza, chiudendo a -2,99%, grazie a previsioni più ottimistiche da parte degli analisti.

Segnali di ripresa limitati

Nonostante il clima di sfiducia, alcuni segnali di ripresa sono emersi, principalmente nei settori delle utility e delle aziende regolamentate. Terna ha registrato un incremento del 3,73%, raggiungendo nuovi massimi, seguita da Italgas (+3,64%), A2A (+3,5%), Snam (+3,46%) ed Enel (+2,73%). Leonardo ha visto un aumento del 3,32% dopo il voto dell’Europarlamento sulla sicurezza e difesa. Anche Inwit (+1,77%), Tim (+1,59%), Amplifon (+0,62%) e Diasorin (+0,42%) hanno registrato modesti guadagni. Tuttavia, Eni ha subito una flessione del 4,21% a causa del calo del prezzo del greggio.

Mercato di Milano

In sintesi, il mercato di Milano si trova attualmente in un contesto di grande incertezza, con gli investitori che osservano con preoccupazione le conseguenze delle nuove politiche commerciali americane.

Change privacy settings
×