I mercati finanziari di Europa e Stati Uniti sono stati colpiti da una serie di incertezze , scatenate dai dazi commerciali annunciati dal presidente americano Donald Trump . Milano ha subito il contraccolpo più forte, registrando un calo del 3,6%, risultando la peggiore tra le principali borse europee. Parigi e Francoforte hanno visto perdite significative, rispettivamente del 3,4% e del 2,94%. Al contrario, Londra e Madrid hanno dimostrato una certa resilienza , chiudendo con perdite più contenute: 1,7% e 1,05%.
Negli Stati Uniti, il Dow Jones ha subito una flessione del 3,71%, mentre il Nasdaq ha registrato un crollo ancora più drammatico, scendendo del 5,61%. Questi dati riflettono una crescente preoccupazione per una possibile recessione , con il mercato che reagisce nervosamente alle notizie economiche.
Rendimento dei titoli e valute in movimento
Il differenziale tra i titoli di stato italiani ( Btp ) e quelli tedeschi ( Bund ) ha raggiunto i 112,9 punti, segnalando una crescente tensione sui mercati. Il rendimento annuo dei Btp è sceso di 5 punti, attestandosi al 3,76%, mentre quello dei Bund ha visto una diminuzione di 7,8 punti, scendendo sotto il 2,64%. Nel frattempo, il dollaro ha continuato a perdere valore, scambiandosi a meno di 0,9 euro e 0,76 sterline. Al contrario, l’ oro ha invertito la tendenza, guadagnando 0,8% e raggiungendo i 3.120,83 dollari l’oncia, mantenendosi sui massimi storici.
Il settore energetico ha subito un duro colpo, con il prezzo del greggio Wti che è crollato del 7,61%, scendendo a 66,27 dollari al barile. Questo calo ha avuto ripercussioni dirette su aziende come Tenaris , Saipem e Prysmian , che hanno visto i loro titoli scendere rispettivamente del 9,87%, 9% e 5,47%. Anche le compagnie minerarie come Glencore e Anglo American hanno subito perdite significative, entrambe scese del 6%.
Il settore bancario e il lusso sotto pressione
Le banche non sono state risparmiate dalla tempesta economica. Standard Chartered ha registrato una caduta del 11,71%, seguita da HSBC con un 8,29% e Unicredit che ha visto un decremento del 7,05%. Anche altre istituzioni, come Popolare Sondrio e Banco BPM , hanno chiuso in rosso, con perdite che vanno dal 5,42% al 7%. Questo clima di incertezza ha colpito anche il settore del lusso , con marchi come Adidas e Pandora che hanno visto i loro titoli scendere rispettivamente del 11,9% e 10,4%. Altri nomi noti, come Burberry e Cucinelli , hanno subito perdite significative, attestandosi tra il 6% e il 8,51%.
Le conseguenze sul settore automotive
Il settore automobilistico ha anch’esso risentito dell’onda d’urto, con Stellantis che ha visto un crollo del 7,72%. Renault ha chiuso a -3,56%, mentre Ferrari e Porsche hanno registrato perdite più contenute, rispettivamente del 3,22% e 2,35%. Questi dati evidenziano come le incertezze economiche stiano influenzando anche le aziende più solide, portando a una revisione delle aspettative di crescita nel breve termine.
In sintesi, il panorama finanziario attuale è caratterizzato da una volatilità senza precedenti, con i mercati che si preparano a fronteggiare le conseguenze delle politiche commerciali statunitensi e le incertezze globali che continuano a pesare sull’economia.