Milano, omicidio di Nataly: dopo un mese la donna ancora senza sepoltura dignitosa

il caso di jhoanna nataly quintanilla valle: un omicidio brutale e la lotta per una sepoltura dignitosa a due mesi dalla tragedia a milano
"Immagine di Milano, omicidio di Nataly: la mancanza di sepoltura dignitosa dopo un mese dalla tragedia." "Immagine di Milano, omicidio di Nataly: la mancanza di sepoltura dignitosa dopo un mese dalla tragedia."
omicidio di nataly a milano: un mese dopo, la vittima continua a non avere una sepoltura dignitosa, sollevando interrogativi sulla giustizia e il rispetto per le vittime

Il caso di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle

È una vicenda che continua a suscitare indignazione e riflessioni profonde: a Milano, il caso di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, una babysitter di 40 anni brutalmente uccisa dal compagno Pablo Gonzalez Rivas, è ancora in attesa di una conclusione dignitosa. Sono trascorsi quasi due mesi dall’orribile omicidio, avvenuto tra il 24 e il 25 gennaio, e nonostante l’autopsia sia stata effettuata il 6 marzo e la Procura abbia dato il nulla osta, la donna non ha ancora ricevuto una sepoltura.

La situazione familiare e le difficoltà

La situazione si presenta complessa. La zia di Nataly, che vive in El Salvador, insieme al console del paese, sta cercando di organizzare il trasferimento della salma. Tuttavia, diversi ostacoli, tra cui questioni economiche, hanno finora impedito di concedere alla donna il riposo che merita. In Italia, Nataly non aveva parenti in grado di occuparsi delle spese funerarie.

Dettagli agghiaccianti dell’omicidio

Le indagini hanno portato alla luce dettagli agghiaccianti riguardo all’omicidio. Dall’autopsia è emerso che la donna è stata picchiata e soffocata nel suo appartamento in piazza dei Daini. Dopo aver commesso il delitto, il compagno ha nascosto il corpo in un borsone da palestra, per poi gettarlo nel fiume Adda. Solo il 2 marzo, dopo un mese di ricerche, il cadavere è stato rinvenuto da alcuni pescatori.

Le dichiarazioni di Pablo Gonzalez Rivas

Pablo Gonzalez Rivas, di 48 anni, non ha collaborato con le autorità e ha tentato di giustificare la morte della compagna sostenendo che fosse avvenuta durante un gioco erotico. Le indagini hanno inoltre rivelato che l’uomo aveva una relazione segreta con una donna in El Salvador, per la quale aveva già pianificato un viaggio a Milano. Secondo quanto riferito, Nataly era stata avvisata che avrebbe dovuto lasciare la casa, e quella notte, dopo una lite, si è consumato il tragico epilogo.

Verso la giustizia

Con il deposito delle ultime relazioni, inclusa l’autopsia finale, la Procura di Milano si prepara a richiedere il processo con rito immediato per Gonzalez Rivas, accusato di omicidio volontario aggravato. La comunità attende giustizia per Nataly, una donna che merita di essere ricordata e onorata con una sepoltura dignitosa.

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