Monsignor Tommaso Stenico esplora l’importanza dei catechisti nell’identità della fede cristiana.

monsignore Stenico sottolinea l’importanza della formazione dei catechisti per il rinnovamento della Chiesa e affronta le sfide attuali nella catechesi in Italia.
"Immagine di Monsignor Tommaso Stenico che discute l'importanza dei catechisti nella fede cristiana." "Immagine di Monsignor Tommaso Stenico che discute l'importanza dei catechisti nella fede cristiana."
monsignor tommaso stenico analizza il ruolo fondamentale dei catechisti nella formazione dell'identità cristiana nel 2025

Il monsignore Tommaso Stenico, una figura di rilievo nel contesto ecclesiastico italiano, ha recentemente espresso le sue opinioni riguardo all’importanza dei catechisti nella vita della Chiesa. Durante un’intervista tenutasi il 10 marzo 2025, in occasione della presentazione del suo nuovo libro, intitolato Catechisti, identità e ministero, Stenico ha sottolineato la necessità di una formazione adeguata per coloro che si dedicano a questo ministero.

Un’opera di passione

Con entusiasmo, Monsignor Stenico ha dichiarato: “Parlare e scrivere di catechesi è per me una vera passione”. Questo nuovo lavoro segna un ritorno alle sue origini, un’immersione nella sua vocazione teologica e pastorale, con un focus particolare sulla formazione dei catechisti. “Ho dedicato la mia vita a questo settore della teologia pastorale, investendo ogni energia per formare catechisti all’altezza di questo antico ministero”, ha aggiunto.

Un giubileo per i catechisti

L’intervista ha preso una piega interessante quando Stenico ha rivelato che il suo libro è stato ispirato da un evento significativo: il Giubileo dei catechisti, in programma a Roma dal 26 al 28 settembre 2025. “Mi sono chiesto quale occasione migliore per riflettere sull’identità e sulla formazione dei catechisti nella Chiesa”, ha spiegato. Questo evento globale rappresenta un’opportunità unica per rinnovare l’attenzione verso il ruolo cruciale dei catechisti.

Un volume da meditare

Monsignor Stenico ha chiarito che il suo libro non è un manuale tradizionale di catechetica, ma piuttosto uno strumento che invita i catechisti a meditare sulla loro missione. “È fondamentale che questo volume arrivi nelle mani dei catechisti, affinché possano riflettere sulla loro identità e sull’importanza della loro formazione”, ha affermato. Ha messo in evidenza come la presenza dei catechisti nelle comunità sia essenziale per il rinnovamento della Chiesa.

La situazione dei catechisti in Italia

Riguardo alla situazione attuale in Italia, il monsignore ha evidenziato una realtà preoccupante: “Le comunità cristiane si trovano a dover fare i conti con un numero ridotto di catechisti, spesso improvvisati e poco preparati”. Ha sottolineato l’importanza di avere una forte presenza di ministri laici nella catechesi, soprattutto in un periodo di sfide sociali e spirituali come quello attuale.

Formazione: un cruccio costante

Stenico ha insistito sull’importanza della formazione, un tema che gli sta particolarmente a cuore. “Dopo gli anni ’70 e ’80, in cui la catechesi ha avuto un ruolo di rilievo, l’inizio del nuovo millennio ha segnato un declino, rendendo la catechesi ‘la cenerentola della pastorale’”, ha affermato. Ha evidenziato come la precarietà dei catechisti e la loro mancanza di preparazione siano problemi gravi che necessitano di attenzione.

Le lacune della catechesi

Monsignor Stenico ha identificato tre lacune principali nella catechesi attuale. La prima riguarda la precarietà dei catechisti, spesso scelti per motivi casuali, senza una preparazione adeguata. “È preoccupante che molti catechisti non abbiano gli strumenti necessari per guidare i giovani nella fede”, ha detto. La seconda lacuna è legata alla finalità della catechesi, che spesso si concentra solo sui sacramenti, tralasciando l’importanza di una formazione continua nella fede.

Un fenomeno preoccupante

Il monsignore ha anche messo in luce un fenomeno allarmante: “Dopo la cresima, molti giovani abbandonano la Chiesa. È un esodo che non possiamo ignorare”. Ha sottolineato che la catechesi deve andare oltre la preparazione ai sacramenti, mirando a una vera educazione alla fede. “La catechesi deve essere un processo continuo, non limitato a pochi anni”, ha affermato.

Una nuova evangelizzazione

Concludendo, Stenico ha sottolineato la necessità di ripensare la catechesi in un’epoca di cambiamenti. “Non stiamo affrontando solo un cambiamento di epoca, ma un’epoca di cambiamenti”, ha affermato. È fondamentale avere catechisti preparati e motivati, capaci di educare alla fede in modo efficace. “Essere catechista è una vocazione, è un modo per portare gli altri a incontrare Gesù”, ha concluso, lasciando un messaggio di speranza e impegno per il futuro della catechesi.

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