Moses Pendleton torna a Roma
Moses Pendleton, il rinomato regista e coreografo nonché fondatore dei Momix, è pronto a incantare il pubblico romano con una serie di spettacoli imperdibili. Dal primo al 13 aprile, il Teatro Olimpico ospiterà la sua compagnia, promettendo un evento di grande richiamo. Durante la conferenza stampa, Pendleton ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale negli Stati Uniti, paragonandola a un reality show in declino.
Riflessioni sulla situazione americana
“Stiamo vivendo un momento critico, quasi surreale, come se fossimo dentro a un reality”, ha affermato Pendleton, sottolineando come l’attenzione sia costantemente rivolta a ciò che è sensazionale. Ha avvertito che “c’è il rischio che questa frenesia diventi una sorta di dipendenza”, evidenziando la gravità della crisi democratica che affligge il suo Paese.
Il coreografo ha descritto la democrazia americana, con circa 250 anni di storia, come una struttura che necessita di una profonda ristrutturazione. “È come una casa che deve essere rimaneggiata”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di un dialogo tra Democratici e Repubblicani per evitare un collasso totale. “A volte, sembra che la gente desideri un leader forte, un re che prenda decisioni per loro. Questo è un segnale preoccupante: la democrazia è in pericolo e sta scivolando verso l’autocrazia”, ha avvertito.
Il ruolo degli artisti
Pendleton ha anche riflettuto sul ruolo degli artisti in questo contesto. “Credo che anche noi dobbiamo schierarci. Lo faccio attraverso i miei spettacoli, che sono atti politici in sé”, ha dichiarato. Per lui, la preparazione di un nuovo debutto rappresenta un processo di introspezione, un momento di silenzio e solitudine necessario per recuperare energia e ispirazione.
Entusiasmo per Roma e i nuovi spettacoli
Parlando del suo ritorno a Roma, Pendleton ha espresso entusiasmo per la città, descrivendola come “solare e vitale”. La sua compagnia porterà in scena una selezione di classici e novità, tra cui brani tratti da “Bothanica”, ispirato alle Quattro Stagioni di Vivaldi, e “Floating”, una nuova creazione che esplora sonorità trance. “Il segreto del mio successo è l’energia che riesco a catturare, anche grazie all’aiuto degli amici”, ha affermato, accennando alla magia che riesce a creare sul palco.
Un compleanno speciale e riflessioni sul futuro del teatro
Oggi, Pendleton festeggia il suo 78° compleanno, un traguardo che celebra con la stessa passione di sempre. “Riscopro la forza vitale nella natura, tra gli animali e i miei amati fiori”, ha condiviso, rivelando come il suo lavoro sia intrinsecamente legato a un principio alchemico di mescolanza e trasformazione.
Infine, il coreografo ha espresso preoccupazione per il futuro del teatro, notando come le nuove generazioni siano sempre più dipendenti dagli smartphone. “Potrebbe essere questo il futuro dello spettacolo dal vivo, ma non lo vedo come una rivoluzione, piuttosto come una ‘devoluzione’”, ha concluso, lasciando aperta la questione su quale ruolo avrà l’intelligenza artificiale nel rispondere alle nostre domande.