Il ministro per la Protezione civile e il Mare, Nello Musumeci, ha fatto un bilancio del lavoro del governo di Giorgia Meloni, assegnandogli un voto tra 7 e 8. Musumeci ha sottolineato che il governo ha affrontato molte situazioni difficili, alcune previste e altre no, ma ha ottenuto un alto consenso soprattutto in politica estera. Ha elogiato la determinazione e la fermezza di Meloni, che ha superato la prova della credibilità internazionale.
No a rimpasti, il governo Meloni non ha alternative
Musumeci ha dichiarato che non ci sono valide ragioni per un rimpasto di governo. Ha affermato che ci sono ancora criticità finanziarie da affrontare, ma si è mostrato ottimista sul futuro. Ha sottolineato che spetta al capo del governo decidere eventuali sostituzioni, ma ha ribadito che non c’è bisogno di un rimpasto.
Lo spread è un elemento contingente
Musumeci ha commentato le voci sullo spread che sale e le difficoltà del governo Meloni. Ha affermato che lo spread è un elemento contingente e che sarebbe sbagliato basare l’agenda del governo su questioni finanziarie internazionali. Ha accusato la sinistra di cercare di mettere in difficoltà il governo, che viene temuto per la fermezza del suo leader e il consenso che sta ottenendo.
Israele e Palestina? Io da sempre per soluzione ‘due popoli e due stati’
Musumeci ha espresso preoccupazione per la mancanza di un’unità parlamentare sulla questione di Israele e Palestina. Ha dichiarato di essere da sempre a favore della soluzione “due popoli e due stati”, che prevede la convivenza pacifica di entrambi gli Stati. Ha sottolineato che l’attacco di Hamas ha vanificato gli sforzi per la pace e ha evidenziato la preoccupazione per il coinvolgimento di altre potenze nel conflitto.