Myss Keta, artista milanese avvolta nel mistero con il volto sempre coperto da mascherina e occhiali da sole, torna in scena con il suo nuovo album “.”, disponibile dal 17 gennaio. Quarto lavoro in studio, questa produzione musicale rappresenta un’opportunità per la cantautrice di esprimere le ingiustizie e le sfide dell’era contemporanea. Attraverso un mix di generi come fidget house, synthpop e tecktonik, il disco richiama influenze di artisti iconici come Miss Kittin, Felix da Housecat, Gigi D’Agostino e i visionari Crystal Castles e Kap Bambino, creando un’esperienza sonora unica e provocatoria.
Un album essenziale e viscerale
Con “.”, Myss Keta si è posta l’obiettivo di realizzare un album che non solo fosse essenziale nel concetto ma anche incisivo nei testi. Nelle sue parole, l’artista afferma di aver cercato di mantenere un livello elevato nella scrittura delle canzoni, impegnandosi profondamente per rendere ogni brano significativo. “Ho voluto che i testi toccassero tematiche forti,” racconta Myss Keta. “Questo lavoro è viscerale, viene dall’emozione più primitiva.” Questa affermazione indica che l’artista ha voluto affrontare il lato più crudo della realtà moderna, utilizzando immagini forti e riferimenti letterari per ispirare la sua composizione musicale. Infatti, lei stessa cita la scrittrice Elena Ferrante, il cui libro “La Frantumaglia” ha influenzato il suo processo creativo. Attraverso il suo lavoro, Myss Keta intende esplorare quello che di peggio può emergere dalla società contemporanea e propiziare un confronto diretto con le proprie fragilità.
Temi complessi e auto-riflessione
L’album “.” si compone di undici brani e due bonus track, tutti destinati a esplorare complessi temi come la frammentazione dell’identità e l’alienazione. “Elena Ferrante per me è una dea,” afferma l’artista, riflettendo sulla volontà di essere sinceri con sé stessi nel scrivere musica. Questa scelta si traduce in una produzione che non ha paura di affrontare i lati oscuri. Myss Keta confessa di sentirsi più realizzata quando scrive canzoni che esplorano l’inconveniente e non l’idealizzato. Con questo approccio, ha creato un album di cui è orgogliosa, un lavoro che permette di riflettere e confrontarsi con le parti più vulnerabili dell’animo umano, piuttosto che semplicemente compiacere il pubblico.
Il titolo stesso dell’album, un semplice punto, riflette la volontà di Myss Keta di non voler giustificare il suo punto di vista né scendere a compromessi. “È un’affermazione totale,” spiega, chiarendo il significato di un simbolo che può apparire insignificante ma fortemente carico di significato. “Il punto è un segno grafico piccolo, ma può racchiudere una forza dirompente,” sottolinea, rivelando la sua preferenza per una comunicazione diretta e senza filtri.
Sonorità provocatorie e collaborazioni significative
Il suono di “.” è caratterizzato da forti influenze rave ed elettroniche, che sembrano allinearsi perfettamente con l’immaginario provocatorio di Myss Keta. In brani come ‘160BPM’, l’artista abbraccia le qualità “sporche” e underground della musica, rappresentando una sonorità che esprime una emotività profonda e indefinita. Con citazioni audaci alla dance di Gigi D’Agostino e alle melodie di Crystal Castles, Myss Keta dimostra di avere uno stile inconfondibile, pur attingendo a un ampio repertorio di influenze.
Una delle collaborazioni più forti nell’album è con Vera Gemma, un’amica che condivide la passione per una comunicazione onesta. La canzone ‘Vendetta’, scritta insieme a Gemma, affronta le ingiustizie e si prefigura come un inno alla lotta contro le avversità, rendendo tangibile l’alleanza tra queste due artisti. “Con Vera è stato amore a prima vista,” ricorda Myss Keta, evocando l’intensità di un incontro che ha portato alla creazione di un brano significativo.
Prossimi concerti e la voglia di esibirsi
Myss Keta non ha solamente voglia di condividere la sua musica tramite i dischi, ma è pronta a portarla dal vivo. Nel marzo 2025 segnerà l’inizio del suo “Tour .”, che la porterà a esibirsi in sette città europee, tra cui Londra, Parigi, Berlino e Amsterdam, oltre a diversi palchi italiani. “Amo il lato performativo di questo lavoro,” sottolinea, esprimendo la sua voglia di riconnettersi con il pubblico attraverso il live. Secondo l’artista, questa sarà un’opportunità per dare vita alle sue canzoni in un modo unico, carico di energia e interazione.
Con le sue nuove sonorità e tematiche affascinanti, Myss Keta continua a sfidare le convenzioni e a esplorare territori musicali poco battuti, dimostrando che c’è ancora molto da dire e da scoprire nel suo mondo artistico.