Napoli, Maradona e l’ultimo scudetto: un libro appassionante

Diego Armando Maradona è stato molto di più di un semplice calciatore per Napoli e la sua gente. Marco Bellinazzo, un appassionato del Rione Sanità che ora vive al Nord ma rimane fedele al mare azzurro della sua città e alla sua squadra del cuore, cerca di spiegare tutto ciò nel suo nuovo libro “Il Napoli di Maradona – Il primo scudetto e l’ultima vittoria”. Questo libro, pubblicato da Cairo Editore, è un aggiornamento del precedente “Il Napoli di Maradona – Cronistoria di un sogno” del 2012.

Il libro inizia con l’apice della carriera sportiva del “Pibe de Oro”, quando tra l’estate del 1986 e quella del 1987 ha regalato alla Argentina la vittoria nel Mondiale (grazie alla famosa “Mano de Dios” e al gol più bello della storia) e al Napoli il suo primo storico scudetto. Il calcio di Maradona, come descritto da Bellinazzo, era un’opera d’arte che ha portato agli azzurri un altro titolo e una Coppa UEFA. Questa storia d’amore, che è uno dei lati più interessanti di tutto il racconto, non conosce barriere generazionali. A Napoli, tutti venerano Diego Maradona, anche i giovani che non hanno mai avuto l’opportunità di vederlo giocare, ma che ascoltano i racconti dei loro padri e nonni sulle sue gesta e le sue giocate. Maradona, insieme a Pelé, è considerato il miglior calciatore di tutti i tempi.

Come sottolinea Bellinazzo nell’introduzione del libro, “quando il Napoli ha vinto il suo terzo scudetto la scorsa primavera, la città si è tinta di azzurro e tricolore, proprio come trent’anni prima. Ovunque si poteva vedere il volto o l’immagine di Maradona, come se fosse il protettore della vittoria, il santo laico chiamato a guidare e benedire i nuovi eroi dei tifosi. Era l’emblema di una rinascita e il protettore di un popolo che non lo dimenticherà mai”. Basta visitare la storica città di Partenope per capire quanto sia vero tutto ciò. È difficile per chi ama il calcio non emozionarsi davanti a quei simboli e ai murales dei Quartieri Spagnoli, che rappresentano un culto pagano ma altrettanto ricco di passione.

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