“Narcos Imperiale: Consegna ad autorità di Dubai un’isola – Dettagli sulle persone coinvolte e i fatti rivelati”

È stato arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, lo scorso 4 agosto, il narcotrafficante Raffaele Imperiale, considerato uno dei latitanti più pericolosi e da tempo ritenuto protagonista del traffico internazionale di stupefacenti e del riciclaggio di denaro. L'arresto è avvenuto nell'ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli e condotte dal Gico di Napoli e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto dei Servizi Centrali della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Imperiale è collocato ai primi posti dell'elenco dei latitanti di massima pericolosità della Direzione Centrale della Polizia Criminale. ANSA/ www.interno.gov.it +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Il narcotrafficante Raffaele Imperiale ha deciso di cedere alle autorità italiane un’isola di sua proprietà situata in un arcipelago di fronte a Dubai. La notizia è stata annunciata oggi dal sostituto procuratore Maurizio De Marco durante il processo che coinvolge una ventina di imputati, tra cui il famigerato narcotrafficante internazionale. Durante l’udienza, il procuratore ha consegnato al giudice Miranda due manoscritti contenenti la notifica ufficiale della decisione presa da Imperiale.

Processo in corso a Napoli

Il processo in corso a Napoli, che si sta svolgendo con il rito abbreviato davanti al giudice Maria Luisa Miranda, vede come imputati non solo il narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale, ma anche i suoi stretti collaboratori, come Bruno Carbone, suo socio in affari, Corrado Genovese, il contabile del gruppo, e Daniele Ursini, responsabile della logistica. Inoltre, sono coinvolti una serie di collaboratori e dipendenti. Durante le indagini, sono state scoperte due tele di Van Gogh di inestimabile valore, che appartenevano a Imperiale. Le tele sono state ritrovate in una villa e sono state anch’esse consegnate alle autorità italiane.

Eccezione riguardante l’utilizzabilità delle chat

Durante l’udienza odierna, tenutasi nell’aula 116 del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, la difesa ha sollevato un’eccezione riguardante l’utilizzabilità delle chat Encrochat e Sky, decodificate dalle autorità francesi e parte delle prove presentate dalla DDA di Napoli. Dopo aver preso in considerazione l’istanza, il giudice ha deciso di respingere la richiesta di sospensione avanzata dagli avvocati, che ritenevano opportuno attendere il pronunciamento delle sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione sull’utilizzabilità di tali conversazioni.

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