Se c’è un luogo in Inghilterra che rappresenta perfettamente il fascino di leggende e misteri, quel posto è senza dubbio il Castello di Tintagel, situato nella suggestiva Cornovaglia. Questo sito, intriso di storie di cavalieri e maghi, è da secoli il fulcro di un mito che continua a catturare l’immaginazione di visitatori provenienti da ogni angolo del mondo. Nel 2025, Tintagel si presenta come un insieme di rovine che si affacciano su scogliere battute dal vento, ma il suo richiamo è innegabile. Qui, secondo la tradizione, sarebbe nato Re Artù, un personaggio che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura e nella letteratura con le sue epiche avventure.
L’incanto di Tintagel e il suo legame con la leggenda
Giungendo a Tintagel, il castello si erge maestoso contro il blu profondo dell’oceano, creando un contrasto mozzafiato con il verde intenso delle scogliere circostanti. Le rovine che si possono osservare oggi raccontano di un passato glorioso, ma è l’atmosfera di questo luogo a catturare davvero l’immaginazione. Attraversando il ponte che collega l’isolotto alla terraferma, ci si imbatte in sentieri che si snodano tra le vestigia di un’epoca lontana.
Una tappa imperdibile è la Grotta di Merlino, dove la leggenda narra che il famoso mago trovasse rifugio. Durante i periodi di bassa marea, è possibile esplorarla, avvicinandosi così al cuore di un mito che continua a vivere. Non lontano dalle rovine, si erge la statua di Gallos, un’imponente figura in bronzo che sembra scrutare l’orizzonte, simbolo di un’epoca di cavalieri e battaglie. Visitare Tintagel significa immergersi in un mondo antico, dove ogni pietra racconta storie di eroismo e magia.
Le radici storiche del mito arturiano
Le origini di Tintagel risalgono al V-VI secolo d.C., quando la zona era un importante centro commerciale che collegava la Cornovaglia al Mediterraneo. Tuttavia, il mito di Re Artù prende forma nel XII secolo, grazie a Goffredo di Monmouth, che nel suo libro “Historia Regum Britanniae” identifica Tintagel come il luogo di nascita del leggendario re. Secondo la narrazione, Artù sarebbe stato concepito grazie a un incantesimo del Mago Merlino, che permise a Uther Pendragon di assumere l’aspetto del duca di Cornovaglia per unirsi alla sua amata Igraine.
Nel XIII secolo, Richard di Cornovaglia decise di costruire un castello in questo luogo, non tanto per motivi militari, quanto per celebrare la leggenda che continuava a ispirare generazioni. Recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce incisioni su lastre di ardesia, con nomi in latino e celtico, tra cui spicca Artognou, un elemento che ha riacceso il dibattito tra studiosi e appassionati, suggerendo che dietro alla leggenda potrebbe celarsi un fondo di verità storica.
Un viaggio tra storia e natura
Non è necessario arrivare a Tintagel per sentirsi avvolti dalla magia della leggenda; il percorso per raggiungere le rovine attraversa una brughiera incantevole e si affaccia su scogliere vertiginose. Nel 2019 è stato inaugurato un ponte sospeso che offre un’esperienza unica, regalando una vista spettacolare sull’oceano. Una visita al villaggio di Tintagel non è completa senza una tappa alla King Arthur’s Great Hall, dove si può ammirare una riproduzione della mitica Tavola Rotonda e del Trono di Artù.
A pochi passi, la brughiera di Bodmin è il luogo dove, secondo la leggenda, si trovava il lago Dozmary Pool, dove Excalibur venne restituita alla Dama del Lago. Il vicino villaggio di Slaughterbridge è identificato come il teatro della battaglia di Camlann, l’epico scontro finale tra Artù e Mordred. E per chi cerca un momento di relax, sorseggiare un cream tea in uno dei caffè affacciati sull’oceano è un’esperienza imperdibile, mentre si ammira un panorama che si estende all’infinito.
Tintagel è una porta aperta su un passato magico, dove ogni angolo racconta storie di re, maghi e cavalieri. Che Re Artù sia realmente esistito o meno, ciò che conta è la sensazione di entrare in un universo parallelo, un luogo dove la storia si intreccia con la leggenda, regalando emozioni senza tempo.