Niccolò Amadori: il giovane bartender romagnolo che sta rivoluzionando la mixology italiana

niccolò amadori: il bartender romagnolo che promuove la mixology con un festival innovativo e ambizioso, dopo esperienze in città iconiche come new york e milano.
ALT: "Niccolò Amadori, giovane bartender romagnolo, innovatore della mixology italiana con cocktail creativi e tecniche all'avanguardia." ALT: "Niccolò Amadori, giovane bartender romagnolo, innovatore della mixology italiana con cocktail creativi e tecniche all'avanguardia."
Niccolò Amadori, il bartender romagnolo che nel 2025 sta trasformando la mixology italiana con la sua creatività e innovazione

Niccolò Amadori, un giovane bartender di Cervia, si sta affermando con forza nel panorama della mixology internazionale. La sua carriera, iniziata tra le onde e la sabbia della Romagna, è un viaggio ricco di esperienze che lo ha portato a lavorare in alcune delle città più iconiche del mondo, come New York, Sydney e Milano. Nel 2025, Amadori ha scelto di tornare alle sue origini, dando vita a un festival che sta rapidamente guadagnando notorietà nel settore della miscelazione.

Un inizio promettente

La carriera di Niccolò nel bartending è cominciata sette anni fa, durante le estati trascorse lavorando nei bar di famiglia, mentre frequentava il liceo linguistico. La sua formazione linguistica si è rivelata un vantaggio significativo, permettendogli di inserirsi in ambienti altamente competitivi. A soli 16 anni, ha avuto l’opportunità di apprendere dai bartender più esperti, alimentando la sua passione per la mixology. Dopo il diploma, ha fatto il grande passo trasferendosi a New York, dove ha trascorso otto mesi affinando le sue abilità e collaborando con nomi di spicco come Nico de Soto e Takuma Watanabe, che hanno avuto un impatto decisivo sulla sua formazione professionale.

Momenti chiave e riconoscimenti

Un momento cruciale nella carriera di Niccolò è stato il suo lavoro al Ceresio 7 di Milano, un’esperienza che ha segnato la transizione da una carriera estiva a una professionale in un settore estremamente selettivo. Nel 2024, il locale di cui è bar manager, Alto Rooftop, ha ottenuto due importanti riconoscimenti: è stato inserito nella guida Blue Blazer e nella lista dei Top 500 cocktail bar. Questi traguardi hanno rappresentato una grande motivazione per Niccolò, il quale ha accolto con sorpresa la notizia della sua inclusione in una lista così prestigiosa.

Il festival di mixology: un nuovo inizio

Con l’obiettivo di promuovere la mixology nella sua regione, Niccolò ha fondato l’Alto Cocktail Festival, che si svolge a fine giugno e giunge quest’anno alla sua quarta edizione. L’evento mira a educare il pubblico a un bere miscelato responsabile e di qualità, coinvolgendo anche professionisti del settore. Dalla prima edizione, che ha visto la partecipazione di sei bartender, fino alla terza, che ha accolto 15 esperti internazionali e ha offerto cinque giorni di eventi dedicati alla mixology, alla cucina e al lifestyle, il festival ha mostrato un’evoluzione significativa.

Prospettive future e visione della mixology italiana

Per il 2025, Niccolò ha in mente un festival ancora più ambizioso, che si estenderà su sei giorni e offrirà un’esperienza immersiva con eventi speciali. Alto Rooftop, che riaprirà ad aprile, si prepara a rinnovarsi con un design migliorato e una nuova cucina, guidata dallo chef Andrea Vailati. Niccolò è consapevole delle sfide che il panorama della mixology in Italia deve affrontare, dove città come Milano e Roma dominano la scena, trascurando regioni come la Sicilia e la Riviera Romagnola, che vantano locali e professionisti di alto livello.

Il sogno di Niccolò è di entrare nella classifica dei 50 Best Bars, un obiettivo che richiede impegno e dedizione, ma che rappresenta una costante fonte di motivazione per questo giovane bartender. La sua storia è un esempio di come la passione e la determinazione possano portare a risultati straordinari nel mondo della mixology.

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