La lotta legale tra l’attrice Blake Lively e il regista Justin Baldoni si fa sempre più complessa e tesa. Baldoni, noto per il suo ruolo nella serie “Jane the Virgin” e per la regia del film “It Ends With Us – Siamo noi a dire basta”, ha sporto denuncia contro la sua collega e il marito, Ryan Reynolds. Le accuse, di estorsione civile, diffamazione e violazione della privacy, hanno attirato l’attenzione di media americani, che seguono attentamente l’evolversi di questa controversia.
I dettagli della causa legale
Justin Baldoni ha presentato una causa legale presso un tribunale di New York, affermando che Blake Lively e il marito Ryan Reynolds avrebbero orchestrato una campagna per danneggiare la sua reputazione. La lite è emersa dopo che Lively ha accusato Baldoni e il suo team di aver messo in atto una strategia per attaccarla, in seguito alle sue denunce riguardo a un ambiente di molestie sessuali sul set. Baldoni sostiene che tali accuse lederebbero non solo la sua immagine, ma anche la sua carriera, quindi ha chiesto un risarcimento di ben 400 milioni di dollari, cifra che riflette il serio impatto emotivo e professionale che la vicenda ha avuto su di lui.
Questa causa legale segna un ulteriore sviluppo nella già complicata relazione tra i due attori, rivelando tensioni profonde legate sia a questioni personali che professionali. Baldoni ha cercato di difendersi dalle accuse mosse da Lively, e questo lo ha portato a intraprendere azioni legali per ripristinare la sua reputazione nell’industria cinematografica. La descrizione che il regista fa della situazione è una vera e propria sfida alla narrazione che Lively ha fatto pubblicamente, creando un’atmosfera di antagonismo che richiama l’attenzione non solo dei fan, ma anche dei professionisti del settore.
La prima causa contro il New York Times
Non è la prima volta che Baldoni si trova ad affrontare una disputa legale di questo genere. Poco tempo fa, ha intentato una causa anche contro il New York Times. L’attore accusa il celebre quotidiano di aver manipolato le informazioni riguardanti le accuse di Lively in un articolo pubblicato il 21 dicembre. In questo caso, Baldoni richiede 250 milioni di dollari per calunnia e per invasione della privacy, affermando che l’articolo ha contribuito ulteriormente a compromettere la sua figura pubblica.
Queste azioni legali suggeriscono l’esistenza di un clima di tensione tangibile nel mondo del cinema, dove le accuse di molestie e i successivi strascichi legali possono rapidamente trasformarsi in battaglie pubbliche. Baldoni considera le pubblicazioni e le accuse come un attacco diretto alla sua professione e alla sua integrità . Con entrambe le cause legali che si intrecciano, l’attenzione del pubblico è catturata da un dramma che si svolge al di fuori delle normali dinamiche delle celebrazioni hollywoodiane.
Le reazioni e il futuro della controversia
Attualmente, sia Blake Lively che Ryan Reynolds si sono astenuti dal commentare le accuse mosse nei loro confronti da Baldoni. Questa scelta di riservatezza potrebbe essere strategica, poiché evita di alimentare ulteriormente il dibattito pubblico e offre loro lo spazio per preparare una risposta legale adeguata. La mancanza di commenti da parte loro lascia il campo aperto a speculazioni e interpretazioni, contribuendo a mantenere viva l’attenzione dei media.
Le conseguenze di queste cause legali per la carriera di tutti e tre gli individui coinvolti rimangono da vedere. Mentre Baldoni cerca di difendere il proprio nome e la propria reputazione, Lively e Reynolds devono affrontare la crescente pressione pubblica e mediatica. Questo dramma legale si configura come un ulteriore esempio delle complessità e sfide che caratterizzano la vita degli attori nel mondo del cinema.