Oggi la Cassazione esamina il ricorso sulla strage di Erba: si conclude un lungo iter giudiziario?

la cassazione valuta il ricorso di olindo e rosa, condannati per la strage di erba, mentre i familiari delle vittime restano convinti della loro colpevolezza
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la cassazione valuta il ricorso sulla strage di erba, segnando un possibile punto di svolta in un lungo processo giudiziario

Oggi, martedì 25 marzo 2025, si segna un nuovo capitolo nella intricata storia della strage di Erba , avvenuta l’11 dicembre 2006. La Suprema Corte di Cassazione , nella sua quinta sezione, si appresta a valutare il ricorso presentato dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per l’orrendo omicidio di tre persone: Raffaella Castagna , il suo bambino di soli due anni, Youssef Marzouk , e la nonna Paola Galli . La coppia ha sempre proclamato la propria innocenza e oggi nutre la speranza di una revisione del processo, dopo che la Corte d’Appello di Brescia ha dichiarato “inammissibile” la richiesta di riapertura.

La strage ha profondamente scosso l’ Italia , con dettagli agghiaccianti che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Le vittime furono uccise con inaudita violenza, e la scena del crimine venne successivamente distrutta da un incendio appiccato dagli aggressori. I vicini, testimoni involontari, rimasero sconvolti nel vedere la coppia fuggire dall’appartamento, mentre Mario Frigerio , un altro vicino, riuscì a salvarsi grazie a un’improvvisa malformazione alla carotide.

La speranza di Olindo e Rosa

Fabio Schembri , avvocato di Olindo e Rosa , ha manifestato la sua fiducia in un esito favorevole. “Speriamo che la Cassazione consideri i nuovi elementi di prova che abbiamo presentato”, ha affermato. Secondo lui, è cruciale che questi dati vengano esaminati in dibattimento, come stabilito dalla Costituzione . Il legale ha sottolineato che la Cassazione non rappresenta necessariamente l’ultima chance per i suoi assistiti, ma un passaggio significativo nel loro percorso legale. Il ricorso , lungo 111 pagine, richiede l’annullamento della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Brescia lo scorso 10 luglio.

I familiari delle vittime

Dall’altro lato, i familiari delle vittime non nascondono la loro ferma convinzione nella colpevolezza di Olindo e Rosa . Giuseppe “Beppe” Castagna , fratello di Raffaella , ha dichiarato: “Siamo certi che la Cassazione confermerà le decisioni dei giudici di Brescia “. Tuttavia, ha anche avvertito che il caso non si chiuderà con questa sentenza, prevedendo un ritorno dell’attenzione mediatica sul tema, alimentato da interessi che poco hanno a che fare con la verità .

L’attesa per la sentenza della Cassazione

Oggi, la Cassazione è chiamata a fornire una risposta a uno dei casi più controversi e seguiti degli ultimi anni. La sentenza, attesa in serata, potrebbe rappresentare un punto di svolta per Olindo e Rosa , attualmente detenuti rispettivamente nel carcere di Opera e a Bollate . La difesa ha contestato la motivazione che ha bocciato la riapertura del caso, definendola “scollata” dalla realtà e caratterizzata da “illogicità manifesta”.

Nel ricorso , gli avvocati hanno presentato nuove acquisizioni scientifiche e dati clinici che, secondo loro, mettono in discussione la credibilità dell’unico testimone oculare. Nonostante le argomentazioni della difesa, i giudici di Brescia hanno sempre sostenuto la solidità delle prove a carico della coppia, ritenendo che le confessioni di Olindo e Rosa , rese in presenza di un legale, siano state coerenti e dettagliate.

La tensione è palpabile e il futuro di Olindo Romano e Rosa Bazzi è appeso a un filo. La Cassazione dovrà decidere se riaprire il caso o confermare le condanne, in un processo che continua a suscitare emozioni e polemiche a quasi due decenni dalla tragedia.

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