Sono passati 40 anni dalla morte di Marcello Candia, l’imprenditore che nel 1964 ha venduto l’azienda di famiglia per realizzare un ospedale e altre opere missionarie in Brasile. Per commemorare il suo impegno, si è tenuto un incontro presso la sua parrocchia, la Chiesa degli Angeli Custodi a Milano, con la partecipazione di coloro che lo hanno conosciuto e supportano la sua Fondazione, tra cui l’attore Giacomo Poretti. Inoltre, il 27 ottobre si terrà un concerto nella stessa parrocchia.
Nato a Portici nel 1916, ma cresciuto a Milano, Candia proveniva da una famiglia solida: suo padre era un industriale nel settore chimico e sua madre era molto attiva nell’Opera San Vincenzo. Dopo aver conseguito tre lauree, Candia si unì all’azienda di famiglia, dimostrando abilità imprenditoriali ma anche una grande attenzione per i poveri e gli svantaggiati.
Durante la Seconda guerra mondiale, Candia si impegnò nel salvataggio di ebrei e rifugiati politici, ma fu nel dopoguerra che la sua vocazione missionaria si sviluppò pienamente. Dopo aver venduto la sua azienda, si trasferì in Brasile, collaborando con il Centro dei missionari del Pime e costruendo un ospedale con clinica ostetrica, pediatrica, chirurgica, ambulatori e una scuola per infermieri. Da lì in poi, le sue iniziative a favore dei poveri, dei bambini disabili e dei lebbrosi si moltiplicarono. Costruì anche due conventi per le suore del Carmelo di Santa Teresa. Alla sua morte nel 1983, aveva già affidato le sue opere a ordini religiosi che le avrebbero gestite autonomamente.
Oggi la sua memoria è custodita dalla Fondazione Candia, che ha sede accanto alla sua tomba presso la chiesa degli Angeli Custodi, nella zona di Porta Romana a Milano.