L’Oman si prepara a un 2025 dedicato al turismo di lusso , con l’obiettivo di aumentare il numero di visitatori italiani . Dopo aver registrato 72.110 arrivi dall’Italia nel 2024 , il Sultanato punta a raggiungere 76.000 visitatori , un traguardo ambizioso che riporterà i flussi ai livelli pre-pandemia. Questo slancio è supportato dall’espansione delle rotte aeree di Oman Air , che ha recentemente lanciato voli diretti da Roma Fiumicino a Muscat , affiancandosi ai collegamenti già operativi da Milano Malpensa . Massimo Tocchetti , presidente di Aigo e rappresentante del ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo dell’Oman , mette in evidenza l’importanza di questi dati: «Il nostro paese si colloca al terzo posto in Europa per arrivi, dopo Germania e Regno Unito , e al secondo per il turismo crocieristico ». Tuttavia, l’Oman non si ferma ai numeri; sta lavorando per diversificare l’offerta turistica e ampliare la stagionalità , attualmente concentrata tra ottobre e aprile , puntando su esperienze autentiche e sostenibili .
Una visione sostenibile
La strategia del Sultanato si inserisce nella più ampia Vision 2040 , che prevede di incrementare il contributo del turismo al PIL nazionale dal 3% attuale al 7% . Questo approccio mira a promuovere un turismo di lusso , caratterizzato dall’esclusività delle esperienze offerte. Tocchetti afferma che l’Oman sta dicendo un chiaro no ai flussi di massa, preferendo un modello che valorizzi l’autenticità e la sostenibilità. Paola Cerri , account director di Aigo , sottolinea come il Sultanato stia investendo nella valorizzazione del suo patrimonio archeologico , in particolare nella regione del Sud , a Salalah . Qui si trovano due siti UNESCO , parte di un totale di cinque già registrati e sette in fase di candidatura. La collaborazione con università italiane per il recupero di queste aree rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione del territorio.
Esperienze autentiche e coinvolgimento locale
Le esperienze turistiche in Oman si arricchiscono di attività che coinvolgono la popolazione locale , contribuendo allo sviluppo economico delle comunità. I visitatori possono partecipare a laboratori di erbe naturali , produzione di acqua di rosa e incenso , oltre a scoprire l’arte della manifattura di argento e ceramiche . Non mancano occasioni per degustare prodotti tipici e partecipare a festival locali , rendendo il soggiorno un’esperienza immersiva e autentica.
Attualmente, circa il 50% dei turisti italiani in Oman proviene dal turismo organizzato , sia leisure che MICE . Cerri evidenzia come l’interesse per la destinazione sia in crescita, con un incremento del 14,8% nel numero di tour operator italiani che la programmano nel 2024 rispetto all’anno precedente. Questo trend è particolarmente evidente nel Sud Italia , dove nuovi operatori come Mapo e SoGood Travel stanno inserendo l’Oman nelle loro offerte, grazie anche ai voli diretti da Roma .
In sintesi, l’Oman si sta affermando come una meta di lusso sempre più ambita, con un’offerta turistica che punta sulla sostenibilità , l’ autenticità e il coinvolgimento delle comunità locali . Con uno sguardo attento al futuro, il Sultanato è pronto ad accogliere un numero crescente di visitatori italiani, desiderosi di scoprire le sue meraviglie.