Omdurman: bilancio terribile dopo bombardamento, sale a 54 morti il conteggio

Attacco delle Forze d’Intervento Rapido a Omdurman provoca 54 morti e gravi difficoltà negli ospedali, aggravando la crisi umanitaria in Sudan e mettendo in pericolo i residenti.
Omdurman: bilancio terribile dopo bombardamento, sale a 54 morti il conteggio - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Negli ultimi giorni, la situazione a Omdurman, città satellite di Khartoum, è diventata drammatica a causa di un attacco di artiglieria condotto dai paramilitari delle Forze d’Intervento Rapido . Il raid ha colpito un mercato affollato, causando un numero elevato di vittime e un serio allarme tra gli operatori sanitari e i residenti. Il conflitto tra le Rsf e l’esercito regolare sudanese continua a mietere vittime innocenti, aggravando una crisi già complessa nel paese.

Il bilancio delle vittime e le conseguenze

Il bombardamento ha portato il bilancio delle vittime a 54 morti, ma fonti mediche avvertono che questo numero potrebbe aumentare ulteriormente. Le condizioni negli ospedali sono critiche. All’ospedale Al-Nao, un volontario ha confermato l’assenza di barelle e teli mortuari, elementi essenziali per gestire l’afflusso di feriti. Questo nosocomio è uno dei pochi ancora funzionanti nella regione, ma è stato oggetto di attacchi in diverse occasioni durante il tumulto bellico. Al momento, la struttura si trova in difficoltà nel fornire soccorso necessario, evidenziando la mancanza di sangue e di attrezzature mediche.

Le testimonianze raccolte dai sopravvissuti all’attacco raccontano di momenti di panico e disperazione. Un operatore della salute ha spiegato che il bombardamento ha colpito direttamente il mercato ortofrutticolo di Omdurman, un’area centrale per il rifornimento della capitale e dei suoi abitanti. In un attimo, le urla di commercianti e clienti si sono mescolate al suono dei razzi in caduta. Questo attacco si aggiunge ad una lunga serie di violenze che ha segnato le settimane recenti nella capitale e nei suoi dintorni.

Testimonianze e dettagli dell’attacco

I racconti di chi era presente hanno dipinto un quadro di caos e terrore. Secondo un testimone, i colpi d’artiglieria provenivano dall’ovest, un’area sotto il controllo delle Rsf. Questo indicerebbe una strategia mirata nei luoghi affollati, che non offre scampo alle vittime innocenti. Grazie all’invio di droni, l’operazione di bombardamento è stata condotta con precisione allarmante, evidenziando le capacità militari dei paramilitari.

Un abitante di Omdurman ha inoltre menzionato che i paramilitari avrebbero lanciato attacchi simultanei in diverse strade, complicando ulteriormente la risposta del personale di emergenza. Gli sforzi delle autorità locali e delle organizzazioni umanitarie stanno tentando di rispondere a una situazione che, data la crescente violenza, si sta facendo sempre più insostenibile.

La situazione degli ospedali e l’appello all’aiuto

L’ospedale Al-Nao, nonostante le carenze, è impegnato a rispondere all’emergenza, ma le difficoltà logistico-organizzative stanno ostacolando fortemente le operazioni. La necessità di sangue e approvvigionamenti di attrezzature mediche è diventata critica. I medici esprimono forte preoccupazione per il numero crescente di feriti, che affluiscono continuamente a causa della violenza persiste.

Gli operatori sanitari stanno ponendo un appello alla comunità internazionale e all’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’invio urgente di aiuti e di forniture mediche. Gli sforzi per curare i feriti e gestire i bisogni immediati della popolazione sono stati ostacolati dall’assenza di risorse e dal pericolo rappresentato dalle operazioni paramilitari.

La situazione a Omdurman continua a evidenziare la crisi umanitaria in corso in Sudan, dove le violenze e le instabilità continuano a colpire i più vulnerabili, rendendo ogni giorno più difficile la vita degli abitanti.

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