OPEC+ riduce di un milione di barili al giorno la produzione: impatto sul mercato petrolifero e sull’economia globale

L’Opec+ ha raggiunto un accordo per ridurre la produzione di petrolio di un ulteriore milione di barili al giorno. In particolare, l’Arabia Saudita ha accettato di estendere i tagli alla propria produzione di un milione di barili, che inizialmente dovevano terminare il 31 dicembre. Questa notizia è stata riportata dal Wall Street Journal. A seguito di questa decisione, il prezzo del petrolio Wti con consegna a gennaio ha registrato un aumento dell’1,4% rispetto a gennaio 2024.

Il mercato del petrolio ha reagito positivamente all’annuncio dell’accordo raggiunto dall’Opec+ per ulteriori tagli alla produzione. Questa decisione è stata presa per fronteggiare la diminuzione della domanda di petrolio causata dalla pandemia di COVID-19 e per stabilizzare i prezzi del greggio. In particolare, l’Arabia Saudita ha accettato di prolungare i tagli alla propria produzione di un milione di barili al giorno, che inizialmente dovevano terminare entro la fine dell’anno. Questo impegno da parte del principale produttore di petrolio dell’Opec ha contribuito ad aumentare la fiducia dei mercati e ha portato ad un aumento dell’1,4% del prezzo del petrolio Wti con consegna a gennaio.

L’estensione dei tagli alla produzione di petrolio da parte dell’Arabia Saudita è stata accolta positivamente dai mercati. Questa decisione è stata presa in seguito all’accordo raggiunto dall’Opec+ per ridurre la produzione di un ulteriore milione di barili al giorno. L’obiettivo di questa mossa è quello di bilanciare l’offerta e la domanda di petrolio, che è stata fortemente influenzata dalla pandemia di COVID-19. L’Arabia Saudita, in qualità di principale produttore di petrolio dell’Opec, ha accettato di prolungare i tagli alla produzione che inizialmente dovevano terminare entro la fine dell’anno. Questa notizia ha avuto un impatto positivo sul prezzo del petrolio Wti con consegna a gennaio, che è aumentato dell’1,4% rispetto a gennaio 2024.