Dibattito sul ddl sicurezza: le opposizioni si mobilitano
Il confronto sul Ddl Sicurezza sta raggiungendo toni sempre più accesi, con le forze di opposizione unite nella richiesta di eliminare l’articolo 31, considerato una minaccia per la democrazia. Durante un convegno al Senato, intitolato “Articolo 31 Ddl repressione – I rischi per la democrazia”, rappresentanti di vari partiti hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo a questo provvedimento, che sarà analizzato dalle Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia prima di essere discusso in Aula.
Le preoccupazioni del M5s
Alessandra Maiorino, portavoce del M5s, ha messo in guardia contro il rischio di uno “spionaggio istituzionalizzato” che potrebbe colpire università e strutture sanitarie. “In un contesto in cui il Ddl Sicurezza si trasforma in un Ddl Repressione, l’articolo 31 rappresenta un grave strappo democratico”, ha dichiarato Maiorino, evidenziando come i servizi segreti potrebbero accedere a dati sensibili senza alcun controllo. “Non possiamo permettere che la Pubblica Amministrazione diventi un veicolo per la raccolta di informazioni sui cittadini”, ha aggiunto, chiedendo un ritiro immediato del contestato articolo.
Allerta da parte di Roberto Scarpinato
Roberto Scarpinato, senatore del M5s, ha lanciato un allerta sulle potenziali conseguenze di questo articolo. “La democrazia è in pericolo”, ha affermato, sottolineando che la richiesta di parere da parte del Copasir è stata ignorata. “Questo è un segnale preoccupante di come i poteri dei servizi segreti siano aumentati nel tempo, creando una pericolosa asimmetria”, ha proseguito Scarpinato, avvertendo che la norma potrebbe portare a una schedatura di massa.
Contrarietà del Partito Democratico
Anche il senatore del Partito Democratico, Andrea Giorgis, ha espresso la sua contrarietà al Ddl, definendolo demagogico. “Le opposizioni hanno sempre cercato di discutere nel merito, ma non abbiamo mai ricevuto risposte concrete”, ha lamentato. “Qual è l’obiettivo di questo articolo? È fondamentale che venga chiarito”. Alfredo Bazoli, un altro senatore del PD, ha descritto il Ddl come un tentativo di intimidire il dissenso, sottolineando che i giuristi consultati lo hanno definito illiberale.
Riflessioni di altri senatori
Dafne Musolino, senatrice di Italia Viva, ha evidenziato le ferite ancora aperte nel Paese a causa di eventi tragici del passato, avvertendo che la nuova normativa potrebbe incoraggiare comportamenti pericolosi. Giuseppe De Cristofaro, senatore di Avs, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere l’autonomia delle università , un elemento fondamentale della democrazia.
Contenuti dell’articolo 31
L’articolo 31 del Ddl Sicurezza prevede che le pubbliche amministrazioni e i fornitori di servizi pubblici debbano collaborare con i servizi segreti per garantire la sicurezza nazionale. Questa disposizione ha suscitato timori riguardo alla violazione della privacy dei cittadini, poiché i servizi segreti potrebbero stipulare convenzioni con università e enti di ricerca, consentendo la comunicazione di informazioni anche in deroga alle normative sulla riservatezza.
Un appello alla società civile
In questo clima di crescente tensione, la società civile è chiamata a riflettere sulla gravità della situazione. Ilaria Cucchi ha avvertito che il provvedimento è stato concepito per colpire i più vulnerabili. La questione della sicurezza, quindi, si intreccia con quella delle libertà civili, rendendo urgente un dibattito approfondito e trasparente.